Accogliere temporaneamente sul territorio piacentino le imprese dell’Emilia Romagna colpite dal sisma. E’ questa la proposta lanciata dal presidente della Provincia Massimo Trespidi (in accordo con la Giunta provinciale e dopo aver consultato le categorie produttive) che nella giornata di oggi ha inviato una lettera al presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani con i contenuti dell’iniziativa.
“L’idea – ha spiegato Trespidi – è quella di consentire una delocalizzazione delle attività duramente colpite dal terremoto, permettendo loro di proseguire, sul territorio piacentino, il lavoro per il tempo necessario alla ricostruzione e alla ripresa. Per fare questo sono evidentemente necessarie delle agevolazioni e semplificazioni, soprattutto dal punto di vista burocratico, che potrebbero essere messe in campo, secondo le leggi attuali, attraverso un’azione della Regione. Ritengo urgente adottare tutte le misure possibili per favorire concretamente chi intende avviare una nuova impresa, per poter rispondere soprattutto alle eventuali sollecitazioni delle attività produttive localizzate nelle zone colpite dal terremoto”.
L’attuale contesto socio-economico ha favorito infatti l’introduzione di alcune norme nell’apparato normativo nazionale finalizzate a favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali. Tra queste, una legge del novembre 2011 ha previsto la riduzione degli oneri burocratici che gravano su cittadini ed imprese; in particolare il tentativo è quello di ridurre i tempi per la conclusione dei procedimenti necessari all’avvio di un’attività economica. Per raggiungere questo risultato si rende indispensabile l’istituzione dell’Ufficio Locale di Governo da parte del presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del ministro dell’Interno) ed a seguito di specifica richiesta delle Regioni, da formularsi d’intesa con gli altri enti interessati. Da qui la richiesta inviata dal presidente Trespidi al governatore Errani.
“Già da subito – ha concluso il presidente Trespidi – offro la mia personale disponibilità a promuovere un incontro con i Comuni del territorio provinciale per presentare la proposta e raccogliere il loro eventuale assenso alla realizzazione di tale iniziativa, che rappresenta una misura concreta per favorire la ripresa dello sviluppo economico del territorio in tempo di crisi”.