False tessere Spi, ottanta querele ritirate alla vigilia del processo

A pochi giorni dal processo per la vicenda dei falsi tesseramenti dello Spi Cgil piacentino, sono un’ottantina gli anziani che hanno accolto la proposta avanzata dai legali degli imputati di ritirare la querela in cambio del rimborso dei prelievi effettuati indebitamente per la sottoscrizione al sindacato dei pensionati.

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Dal canto suo il segretario generale dello Spi Tamer Favali aveva assicurato che già da tempo, indipendentemente dal ritiro della querela, chiunque si sia presentato alla Camera del Lavoro reclamando il rimborso, è stato liquidato con il denaro equivalente.

Il caso, scoppiato qualche anno fa, aveva portato alla luce centinaia di sottoscrizioni illegittime, effettuate senza che gli interessati avessero avanzato richieste formali.

Venerdì si presenteranno davanti al giudice Franco Sdraiati, ex segretario provinciale Spi, Nicola Gasbarro, già segretario organizzativo del sindacato pensionati Cgil, Anna Maria Nicocia, componente della segreteria dello Spi, Loredana Riva, ex direttrice del patronato Inca e Edgardo Musselli, operatore della Lega Spi-Farnesiana.

I quattro sindacalisti e l’impiegato sono indagati per truffa e falsa scrittura. L’ipotesi è che si fosse creata una sorta di sistema illecito attraverso cui venivano iscritti d’ufficio al sindacato pensionati che non ne avevano mai fatta richiesta. Da parte loro i legali delle persone finite nel mirino hanno sottolineato la totale estraneità dei loro assistiti.