Sono state 46 le adesioni dei Comuni piacentini all’appello lanciato ieri sera da Palazzo Gotico, per denunciare l’insostenibilità della manovra fiscale per gli enti locali e chiedere cambiamenti sul Patto di stabilità e l’Imu, aderendo così alla campagna nazionale promossa dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani “Imu: no, grazie”.
All’iniziativa hanno aderito direttamente o attraverso un loro rappresentante i sindaci di Agazzano, Alseno, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo, Cadeo, Calendasco, Caminata, Caorso, Carpaneto, Castel San Giovanni, Castell’Arquato, Castelvetro, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Cortemaggiore, Farini, Fiorenzuola, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda, Monticelli, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Piacenza, Pianello Val Tidone, Piozzano, Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Vernasca, Vigolzone, Villanova, Zerba e Ziano e nuove adesioni sono previste a breve.
In un salone di palazzo Gotico gremito di amministratori di ogni colore politico, è stato così approvato un ordine del giorno unitario. Il documento sarà portato in ogni singolo consiglio comunale per una approvazione formale e sarà subito inviato al presidente del Consiglio Mario Monti, al governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, all’Anci, ai parlamentari piacentini e ai segretari nazionali di tutti i partiti politici.
Durante l’incontro è stata anche definita la costituzione di un Tavolo territoriale di coordinamento del Comuni della nostra provincia a sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal recente terremoto: l’attività prevede l’attivazione d’interventi mirati in collegamento con Anci, e sarà coordinata, oltre che dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi, anche dai primi cittadini di Fiorenzuola e Cadeo Giovanni Compiani e Fabio Callori.
‘Una riunione molto interessante e partecipatissima in cui i Sindaci del Piacentino hanno ribadito e sposato le richieste dell’Anci su Imu e patto di stabilita‘.
Un lungo applauso, quasi liberatorio, ha accolto quindi la notizia, che sono riuscito a dare quasi in diretta, dell’esito dell’incontro svolto ieri sera a Palazzo Chigi tra l’Associazione e il Premier Monti’. Cosi’ Fabio Callori, Sindaco di Caorso commenta l’Assemblea dei 48 Consigli comunali del territorio piacentino, svolta ieri sera a Piacenza.
‘Dopo che la manifestazione organizzata dall’Anci a Venezia e’ stata rimandata due volte per i gravi fatti del terremoto – aggiunge Callori – noi sindaci piacentini non ci siamo persi d’animo e abbiamo comunque organizzato delle iniziative per poter dar voce agli Amministratori e ai nostri cittadini. Nel corso della riunione abbiamo approvato un ordine del giorno, che poi riporteremo in tutti i consigli comunali, dove si afferma chiaramente che i Sindaci vogliono che l’Imu diventi una vera imposta municipale, non solo nel nome, e che ci sia un allentamento del patto di stabilita’ per i Comuni sopra i 5.000 abitanti che consenta loro di pagare i fornitori e poter fare investimenti. Siamo infatti convinti che i Comuni possano fare da volano alla ripresa economica, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche; abbiamo infatti risorse disponibili, ma che non possiamo usare a causa dei vincoli del patto di stabilita”. ‘Inoltre – afferma ancora il sindaco di Caorso – riteniamo assolutamente insostenibile il nuovo vincolo, che entrera’ in vigore dal gennaio 2013, che assoggettera’ al patto di stabilita’ anche i Comuni dai 1.000 ai 5.000 abitanti.
Questo causera’ gravissimi problemi a questi Comuni che, non essendo mai stati soggetti al Patto, vedranno praticamente paralizzare totalmente le proprie attivita”.