Sel: “Rifondazione responsabile dell’affossamento di Sinistra per Piacenza”

Di seguito il comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà di Piacenza

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Come noto a tutti, il Sindaco Paolo Dosi ha nominato i membri della giunta Comunale, su indicazioni e rose di candidati fornite dai partiti facenti parte la coalizione che ha portato alla sua elezione.

Come Sinistra Ecologia e Libertà, insieme alla Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) e al PSI abbiamo deciso di presentarci sotto un unico simbolo: Sinistra per Piacenza, con l’intento di creare e far prosperare a Piacenza una nuova idea di Sinistra in un ottica unitaria.

Un progetto che valesse anche per il futuro.

Il documento fondativo recitava: “L’obiettivo è quello di esprimere la più articolata pluralità di sensibilità di sinistra”.

Un scelta impegnativa e non scontata che ha determinato un significativo coinvolgimento dal basso delle esperienze organizzate e delle risorse investite in termini di tempo, energia e fiducia, dalle singole e singoli compagni della sinistra politica e sociale.

I risultati, dobbiamo ammetterlo, non sono stati eclatanti, ma sufficienti per affermare un consigliere: Rabuffi, di Rifondazione Comunista.

L’elezione del consigliere ha generato la possibilità di rivendicare rappresentanza politica e amministrativa anche in giunta oltre che in consiglio comunale.

I patti erano chiari e fondati su una solida idea di democrazia e articolata rappresentanza: la parola reciprocamente data era di rispettare al massimo il pluralismo delle forze che hanno contribuito all’affermazione della lista “Sinistra per Piacenza”, con particolare attenzione ad un’equa possibilità delle parti in gioco di partecipare, attraverso l’investitura di incarichi, alla guida amministrativa della città.

Lo stesso Rabuffi è stato nominato dal Sindaco Dosi Assessore all’ambiente, liberando il posto in consiglio Comunale a Pallavicini, sempre afferente a Rifondazione Comunista.

Come Sinistra Ecologia e Libertà crediamo di dover dare delle spiegazioni a chi ha accordato fiducia al nostro partito. I presupposti iniziali, che hanno animato tutti gli attivisti di SEL, erano quelli di sperimentare concretamente e non solo idealmente una riunificazione della sinistra Piacentina; per perseguire questo traguardo ci siamo spesi in campagna elettorale, mirando maggiormente ad un buon risultato di lista che non a successi personali.

Basterebbe leggere il documento d’intenti firmato in modo unitario da tutte le forze politiche facenti parte la lista per capire che sulla carta erano tutti concordi, come erano tutti concordi nell’affermare che la rappresentanza politica ed istituzionale sarebbe stata condivisa tra le varie componenti politiche. Tutto questo non è avvenuto, Rifondazione Comunista ha preteso di presentare un proprio candidato: Rabuffi, primo degli eletti, alla carica di assessore, sapendo benissimo di monopolizzare in questo modo tutti i risultati ottenuti con l’innegabile impegno di altre due forze politiche. Rifondazione comunista avrà anche ottenuto il massimo, ma ha già affossato il progetto di Sinistra per Piacenza, che senza il rispetto dei presupposti di lealtà e pluralismo perde le sue fondamenta  essenziali.

Il monocolore di Rifondazione comunista non rappresenta in nessun modo le altre esperienze e sensibilità che hanno contribuito al successo della lista.

Quello che vogliamo trasmettere ai nostri elettori è che forse siamo stati ingenui nella gestione preelettorale, ma riflettendoci, siamo oltremodo convinti che occorra interpretare la nostra ingenuità con fierezza, poiché solo con percorsi lineari e trasparenti la politica potrà forse riscattarsi davanti ai cittadini.

Con questi presupposti chiediamo a chi ci ha dato finora fiducia di continuare a farlo.

Riconfermiamo la piena adesione al progetto di governo del centrosinistra piacentino e non avendo rappresentanti né in consiglio né in giunta cercheremo nel Sindaco l’interlocutore più diretto e garante di equilibrati rapporti tra soggetti politici e società civile.

Cercavamo con il nostro impegno rappresentanza politica ed istituzionale, non l’abbiamo ottenuta, non importa e NON CERCHIAMO O CERCHEREMO soluzioni di ripiego o azioni “compensatorie”.

Da parte nostra l’impegno si moltiplicherà per far valere e conoscere i valori che sono espressi dal nostro partito e che ispirano una rinnovata sinistra progressista. Vigileremo con senso costruttivo sull’operato della giunta senza perderci in polemiche sterili e con la stessa onestà, competenza e correttezza che ci avrebbe investito se il nostro contributo alla vittoria della coalizione fosse stato riconosciuto; cercheremo di essere critici o propositivi quando servirà, fornendo un apporto che possa incarnare i veri valori di una sinistra moderna legata al territorio e ai problemi di chi in esso vive.

Sinistra Ecologia e Libertà – federazione di Piacenza