Fabio Zannoni può affrontare il processo e non è pericoloso socialmente. Lo ha detto questa mattina lo psichiatra Corrado Cappa che che ha spiegato in tribunale gli esiti della sua perizia disposta dal gip Gianandrea Bussi sul 34enne di Pontenure che l’11 luglio dello scorso anno strangolò nel bagno dell’ospedale di Fiorenzuola suo suocero Luciano Foesera, di 68 anni. In aula era presente anche lo psichiatra Filippo Lombardi, consulente tecnico della difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Sagner.
Zannoni, dichiarato incapace di intendere e di volere, è rinchiuso all’Opg (ospedale psichiatrico giudiziario) di Reggio Emilia con l’accusa di omicidio volontario. Il difensore, alla luce della nuova perizia, ha chiesto la remissione in libertà o la libertà vigilata in una comunità terapeutica. Il giudice si è riservato la decisione, che dovrebbe essere presa nei prossimi giorni. In seguito, verrà fissata la data dell’udienza preliminare nella quale Zannoni dovrebbe essere dichiarato non punibile e, quindi, essere prosciolto.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri e della procura, Zannoni ha portato in bagno il suocero, costretto su una carrozzella dopo un’ischemia, e lo ha strangolato con una cintura. Sembra che il genero non sopportasse più di vedere Foesera in quelle condizioni e debilitato mentalmente.