Conto “tute blu”, archiviate per prescrizione le accuse a Botti e Salerno

Conto “tute blu”, sono state archiviate per prescrizione le accuse di appropriazione indebita a carico di Paolo Botti, ex presidente di Tempi spa, e Gianni Salerno, ex segretario provinciale della Cisl. Al centro dell’inchiesta partita nel 2010, che era stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Colonna, c’era un conto corrente che i due avrebbero aperto quando svolgevano attività sindacale nel settore metalmeccanico, Salerno nella Fim-Cisl e Botti nella Fiom-Cgil. Secondo l’impianto accusatorio che aveva portato ad iscrivere i due nel registro degli indagati, Botti e Salerno aperto un conto parallelo a quello della Flm, cioè la categoria che univa le sigle delle tute blu, su cui avrebbero fatto confluire il denaro di alcune deleghe degli iscritti. I soldi, sempre secondo l’accusa, non sarebbero serviti per l’attività del sindacato, bensì rivolti ad altri fini; la disponibilità di quel conto sarebbe stata solo di Botti e Salerno, e non dei sindacati. A distanza di tempo le accuse sono cadute in prescrizione e l’inchiesta è stata archiviata. Restano soltanto aperte posizioni relative ad alcune operazioni che sarebbero state effettuate da Salerno.

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Sulla vicenda è intervenuto Paolo Botti che dichiara di essere del tutto all’oscuro dei risvolti di questa vicenda: “Non ho ricevuto nulla in merito, né un avviso di garanzia né alcuna comunicazione ufficiale in merito all’archiviazione dell’inchiesta”.

Di seguito il comunicato diIvo Bussacchini, segretario provinciale della Fiom Cgil di Piacenza

“A seguito degli articoli di stampa pubblicati ieri che riportavano la notizia dell’indagine legata al “conto tute blu” intestato alle sigle sindacali FIM FIOM UILM, il segretario provinciale della Fiom Cgil di Piacenza Ivo Bussacchini precisa che i bilanci della Fiom sono assolutamente trasparenti e da sempre sottoposti ad uno scrupoloso controllo da parte degli organismi Direttivi.

I nostri iscritti possono dunque restare tranquilli.

Negli anni in questione, pur in presenza di tale episodio oggetto delle indagini della magistratura, i soldi dei contributi sindacali sono stati regolarmente versati e registrati nei bilanci della nostra categoria.

Tale risultanza è stata già da tempo rappresentata in una specifica nota che abbiamo depositato come  Organizzazione Sindacale alla Procura della Repubblica  nel corso del procedimento.”