Sulla salvezza del Piacenza, regna anche l’incognita del futuro della Lega Pro

Entro domani alle 12 e 30 in tribunale deve arrivare un’offerta per salvare il Piacenza. Se anche la seconda asta andrà deserta come la prima, rimarrà solo l’ultima possibilità dell’asta privata. Secondo le ultime voci raccolte, gli interessati a salvare il club non sarebbero svaniti nel nulla, ma sulla loro decisione graverebbe anche la confusione che regna sulla composizione del prossimo torneo di Lega Pro. Il Consiglio Federale si è riservato di capire, dopo aver visto quante società riusciranno ad iscriversi, se il prossimo sarà un anno di transizione con due gironi di prima e due di seconda divisione o se sarà già fattibile avere una Lega Pro a tre gironi. Nel caso si arrivi a 66 squadre iscritte andrebbe in porto l´idea di avere  una serie unica. Comunque se non accadrà quest’anno, molto probabilmente il prossimo non esisterà più una prima e seconda divisione, quindi con un torneo da vertice in serie D ci si potrebbe trovare di colpo nella ex serie C1. Essendo il Piacenza retrocesso, in caso di mancata iscrizione, dovrebbe ripartire dal campionato di Eccellenza, ma per meriti sportivi la serie D non dovrebbe essere difficile da ottenere.

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M.C.