Ore 17,40. Mancano venti minuti alla presentazione della giunta Dosi a Palazzo Gotico. Sotto i portici del Comune sfilano Francesco Cacciatore e Pierangelo Romersi. Giacca e cravatta per entrambi, vestiti “a festa” si direbbe. Salgono in Municipio per un ultimo colloquio con il sindaco. A quell’ora entrambi sono nella squadra, Cacciatore come vicesindaco, Romersi come assessore. Seppur a fatica, il puzzle sembra pronto.
Ore 18,10, salone di Palazzo Gotico. I nuovi assessori salgono alla spicciolata: sale per primo il sindaco Paolo Dosi; poi le new entry Silvio Bisotti, Luigi Rabuffi, Paola Beltrani e Tiziana Albasi; sale anche Katia Tarasconi. Non sfugge il volto scurissimo di quest’ultima. Qualcosa non quadra. Passano i minuti. Ma non salgono né Francesco Cacciatore, né Pierangelo Romersi. Non c’è traccia nemmeno di Giovanna Palladini, da sempre una delle inamovibili del toto-giunta.
Tre seggiolini vuoti e un mazzo di rose senza proprietario sono il simbolo di una giunta che nasce con il giallo.
Sarebbe stato un veto dell’ultima ora a Cacciatore vicesindaco la ragione alla base dello strappo dell’area avvenuto a pochi minuti dalla presentazione ufficiale. Veto proveniente, dicono i bene informati, dall’entourage dell’ex sindaco Roberto Reggi. Non certo un inizio coi fiocchi, nonostante Dosi si affanni a parlare di un inizio “con entusiasmo” e che “certe volte in politica non si raggiungono gli accordi sperati”. “Cacciatore resta un amico” ha spiegato il sindaco ai giornalisti. Ma l’assenza dell’uomo più votato alle ultime elezioni pesa e peserà come un macigno sia nelle dinamiche interne al Partito Democratico sia in quelle amministrative con un gruppo in Consiglio in cui una larga fetta risponde all’ex vicesindaco.
Raffazzonata all’ultimo minuto la giunta Dosi questa: il neo sindaco si terrà le deleghe alla Coesione sociale, alla Protezione civile, alla Sicurezza e all’Attuazione del programma.
Katia Tarasconi (Pd – trasparenza, commercio, centro storico, innovazione, servizi ai cittadini, rapporto con Expo 2015); Silvio Bisotti (Pd – nuovo welfare, servizi sociali, salute e abitazione, rapporti con Consiglio comunale); Tiziana Albasi (Moderati – Cultura, università, ricerca); Luigi Rabuffi (Prc – Ambiente, rapporto mondo agricolo, Mobilità, lavoro e partecipazione); Paola Beltrani (Italia dei Valori – infanzia, adolescenza, scuola); Pierangelo Carbone (Urbanistica, patrimonio, mobilità); Roberto Colla (Moderati – Lavori pubblici, qualità edifici, sport); Francesco Timpano (ricerca e sviluppo economico).
C’è dunque Carbone, fortemente voluto da Dosi a dispetto dei tanti che nel Pd chiedevano un rigido rispetto della regola statutaria del Pd che vieterebbe un terzo mandato consecutivo.
A testimonianza delle difficoltà di gestazione, la giunta nasce senza un vicesindaco. “Non c’è fretta – ha detto Dosi – in testa ho un nome, ma vedremo nei prossimi giorni”.
“E’ una giunta che mette insieme competenze che arrivano dalle due amministrazioni precedenti e da nuove. Sono certo che questa squadra lavorerà con entusiasmo” ha aggiunto il primo cittadino.
La squadra è composta da otto componenti. La possibilità del nono è stata discussa fino all’ultimo. “Mi riservo di farlo prossimamente, se ce ne sarà bisogno”. Per una prima riunione informale la nuova giunta si riunirà domani mercoledì.
La giunta è nata, ma manca il sorriso. Che in tempi di crisi non sarebbe certo guastato.
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Sorprese, fughe dell’ultima ora e tanti musi lunghi. Dopo tre settimane di passione, la presentazione della giunta Dosi si tinge di giallo. La componente dell’area Cacciatore, che doveva prevedere la presenza di Francesco Cacciatore e di Pierangelo Romersi (che a dieci minuti dalle 18 erano in “squadra”), si è sfilata all’ultimo, probabilmente in polemica con le deleghe attribuite. E così in mancanza di intesa Dosi si è trovato a nominare assessori all’ultimo senza quasi che essi fossero informati (tanto che non erano presenti). Questo l’elenco:
Dosi avrà deleghe coesione sociale, attuazione programma, protezione civile.
Non c’è ancora la figura di vicesindaco. “Allo stato non ritengo necessario, ci possiamo pensare”.
Katia Tarasconi (Pd – trasparenza, commercio, centro storico, innovazione, servizi ai cittadini, rapporto con Expo 2015
Silvio Bisotti (Pd – nuovo welfare, servizi sociali, salute e abitazione, rapporti con Consiglio comunale)
Tiziana Albasi (Moderati – Cultura, università, ricerca)
Luigi Rabuffi (Prc – Ambiente, rapporto mondo agricolo, Mobilità, lavoro e partecipazione)
Paola Beltrani (Italia dei Valori – infanzia, adolescenza)
Pierangelo Carbone (Moderati – Urbanistica, patrimonio, mobilità
Roberto Colla (Moderati – Lavori pubblici, qualità edifici, sport)
Francesco Timpano (ricerca e sviluppo)
Ha detto Dosi: “E’ una giunta che mette insieme competenze che arrivano dalle due amministrazioni precedenti e da nuove. Sono certo che questa squadra lavorerà con entusiasmo”.
La giunta è di otto componenti. La possibilità del nono è stata discussa fino all’ultimo. “Mi riservo di farlo prossimamente”.
Per una prima riunione la nuova giunta si riunirà domani.
Le difficoltà e i malcontenti suscitati da queste scelte rischiano di pesare eccome sull’operato dell’amministrazione.