Quattro giorni e poi si saprà il destino del Piacenza calcio. Entro le 12 e 30 di giovedì 7 giugno devono arrivare in Tribunale delle offerte per rilevare il club, altrimenti il Piacenza sparirà e i biancorossi, con un nuovo nome, dovranno ripartire da categorie inferiori come Eccellenza oppure la serie D in caso di aiuto da parte della Lega (con la retrocessione per regolamento si dovrebbe ripartire dall’Eccellenza). La pista più accreditata porta sempre ai fratelli Pighi e Marco Beccari, anche se mancherebbe sempre il terzo socio per dare quella stabilità economica necessaria a un club professionistico (oltre all’acquisto servono 300 mila euro per l’iscrizione in seconda divisione e più o meno un milione per fare un torneo da vertice). Chi deciderà di salvare il Piacenza comunque difficilmente potrà pensare a incassare l’accordo fatto a suo tempo su Nainggolan. Il Cagliari in caso di cessione avrebbe dovuto dare il 10 per cento al Piacenza, ma come spiegato dai curatori alla cena con i giornalisti di metà aprile, quell’accordo fu solo verbale, quindi di poco valore.