Depositi di stoccaggio nei siti nucleari dismessi, perplessità di Legambiente

I siti adiacenti i fiumi sono esclusi dal progetto di Sogin riguardante la creazione di depositi di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Fabio Callori, sindaco di Caorso, smorza i timori di Legambiente in merito al progetto della società che si occupa dello smantellamento della centrale nucleare di Caorso. Progetto che prevede appunto lo stoccaggio di scorie radioattive nelle centrali nucleari in dismissione come quella di Caorso. Il fatto di avere il fiume Po nelle vicinanze ci esclude dal piano, spiega Callori.

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Sogin sta pensando di aprire depositi di stoccaggio di materiale radioattivo nei siti nucleari dismessi e questo progetto potrebbe riguardare anche Caorso. Una possibilità che mette in allarme Legambiente soprattutto in questo periodo di intensa attività sismica per la zona. Di appurato ancora non c’è nulla e tutto rimane in potenza, ma per Legambiente il rischio è concreto ed è necessario attivarsi subito perché si tenga conto dei rischi. “Prima del referendum dello scorso anno – spiega Laura Chiappa di Legambiente – si erano anche individuati alcuni papabili siti di stoccaggio nell’Appennino, idea che mai come ora appare degna di una dettagliata riflessione”.

 

 

L’attenzione di Legambiente va anche ai capannoni industriali. “L’esempio emiliano mostra come sia urgente un controllo approfondito di ogni singola struttura industriale. Non siamo certi che tutti gli imprenditori della nostra provincia abbiano rispettato le norme antisismiche prima di procedere alla costruzione dei capannoni. Sono state emanate negli anni diverse normative antisismiche tra cui l’ultima che giudichiamo molto buona, ma il punto è accertarsi che tutti abbiano rispettato questi regolamenti”.