“Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi?”. Forse lo sanno i giovani artisti francesi, che purtroppo per loro ma per fortuna per noi, sono costretti ad esibirsi a Piacenza per poter tornare a casa (sempre che ne abbiano una), visto che l’auto che trainava l’intero caravanserraglio si è fermata sulla Statale 45, all’altezza di La Verza.
Fornelletto d’ordinanza, qualche padella qua e là, bambini che giovano a pochi metri dalla strada, quello che per la maggior parte di noi sarebbe risultato un problema è stato risolto con un po’ di sana filosofia di strada.
Restii alle interviste e a spiegare troppo di sé e del loro peregrinare in giro per l’Europa, siamo comunque riusciti a scambiarci due parole. Anche perché devono aver capito che, anche se nel nostro piccolo, possiamo dargli una mano a poter richiamare qualche spettatore in più questa sera, quando si esibiranno con il loro circo improvvisato. “Abbiamo bisogno di sostegno economico, morale e alimentare” ha scherzato uno di loro.
Un’esibizione del tutto improvvisata, il cui orario non è fissato, così come un luogo preciso, ma li troverete sicuramente, tra rumorosi sonagli, colorate paillettes e musiche strampalate tra la stazione e via Roma, dove hanno deciso di esibirsi.
“È il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’Addio. Ma intanto, ci si proietta in avanti verso una nuova, folle avventura sotto il cielo” concludeva Jack Kerouac in “Sulla Strada” e se volete rientrare nel viaggio di questi bizzarri artisti francesi non aspettano altro che mettervi alla prova.