“Nelle situazioni di emergenza è fondamentale che tutti i Comuni piacentini siano pronti a dare informazioni ai cittadini e sappiano esattamente come comportarsi. Per questo motivo invito tutte le amministrazioni locali che non siano provviste dei Piani di emergenza comunali aggiornati a redigere nel più breve tempo possibile i documenti”. L’assessore provinciale alla Protezione civile Massimiliano Dosi, ad un giorno dal nuovo sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia Romagna e in particolare i comuni nella provincia di Modena, ha incontrato questa mattina in Provincia sindaci e amministratori insieme alla dirigente reggente del capo di Gabinetto della prefettura Roberta De Francesco e a Paolo Baldini dei Vigili del fuoco di Piacenza. Obiettivo della riunione, già in programma indipendentemente dagli ultimi tragici avvenimenti che hanno colpito la regione Emilia Romagna, fare luce sul quadro attuale dei piani messi a punto dai singoli comuni in caso di emergenze legate a sismi, fenomeni idrogeologici, rischi idraulici, incendi boschivi e rischi chimico industriali.
“Il 50% dei Comuni piacentini (20 su un totale di 48) – ha spiegato il responsabile della Protezione civile per la Provincia di Piacenza Fabrizio Marchi – può contare su un piano di emergenza aggiornato. La rimanente metà delle Amministrazioni locali non ha ancora provveduto all’approvazione del documento (in 7-8 casi i lavori sono in corso): è necessario che tali Comuni, anche in forma consorziata, si impegnino al più presto per la compilazione di tali strumenti, fondamentali in caso di necessità. Nessun comune, parlando di rischio sismico, può sentirsi particolarmente sicuro: per questo diventa primaria una preparazione preliminare per la gestione delle emergenze; mi riferisco in particolar modo all’individuazione degli spazi per i campi base e alla localizzazione delle strutture antisismiche adatte ad ospitare la popolazione. Nei Comuni provvisti di un piano di protezione civile l’organizzazione in caso di emergenza risulta molto più semplice”. “In particolare – ha aggiunto l’assessore Dosi – invitiamo i Comuni che volessero prestare aiuto alle zone terremotate a mettere a disposizione tecnici comunali, in grado di smaltire il lavoro di verifica dell’agibilità delle abitazioni, e operatori sanitari. Vorrei inoltre sottolineare come i falsi allarmi, che derivano da una mancanza di informazioni, possano provocare danni e disagi incontrollati”. “Nella giornata di ieri – ha evidenziato De Francesco – la difficoltà maggiore è stata la mancanza di comunicazione tra i sindaci e gli istituti scolastici. E’ indispensabile produrre una lista dei comportamenti comuni da seguire in caso di calamità”. Tutti inviti, quelli arrivati da Provincia e prefettura, che hanno incontrato la condivisione degli amministratori presenti.
Attualmente il coordinamento provinciale della Protezione civile ha inviato nelle zone maggiormente colpite dal terremoto oltre 400 tende.