AGGIORNAMENTO 28/05/2012 ORE 19 – “Ha ammesso di aver strangolato la moglie e di aver occultato il corpo gettandolo proprio vicino a dove è stato ritrovato”. E’ stato posto in stato di fermo Kulbir Singh, il 37 marito di Kaur Balwinder, la 27 indiana il cui corpo è stato ritrovato domenica in riva al Po a Isola Serafini. La conferma arriva direttamente dalla procura nella persona del sostituto procuratore Antonio Colonna. Colonna ha spiegato che “le indagini sono solo agli inizi” e che il movente va ricercato “nei difficili rapporti famigliari” e non, come poteva apparire agli inizi “in questioni legate alle tradizioni”. Colonna ha elogiato il lavoro investigativo dei carabinieri del Nucleo operativo e della compagnia di Fiorenzuola. Le indagini sulla morte di Kaur hanno avuto una inevitabile svolta dopo il ritrovamento del cadavere della donna. Ma già subito dopo la scomparsa, denunciata dai famigliari di lei lo stesso pomeriggio del 14 maggio scorso, si era capito che si trattava di una “scomparsa sospetta”. A quel punto il marito ha rivisitato tutte le sue dichiarazioni arrivando, la notte tra domenica e lunedì, a confessare l’omicidio.
IL RACCONTO
Quella mattina l’uomo avrebbe avuto un violento diverbio con Kaur sfociato nello strangolamento. Il marito l’avrebbe prima colpita una volta e poi avrebbe utilizzato un foulard per strangolarla. Una volta uccisa la donna sarebbe stata avvolta in un sudario e gettata nel Po nella zona di Isola Serafini.
“Come un rito funebre” ha spiegato l’avvocato dell’uomo Mauro Pontini. Pontini ha spiegato che era “l’uomo che voleva separarsi dalla moglie, ma che veniva continuamente sfidato da quest’ultima in quanto le usanze indiane impedivano all’uomo di lasciarla senza il consenso delle famiglie di appartenenza”.
L’avvocato ha aggiunto: “Il mio assistito veniva continuamente sfidato proprio perché la donna sapeva che il marito non poteva fare nulla per cambiare la sua situazione”. Sia la procura sia il legale hanno riferito che dopo la confessione l’uomo avrebbe manifestato segni di pentimento.
LE ACCUSE
Le accuse sono di omicidio volontario aggravato (dal fatto di aver agito contro una donna) e occultamento di cadavere. Si indaga comunque a 360 gradi per capire se l’uomo abbia agito da solo oppure con l’aiuto di complici. Sulla gravidanza della donna, l’uomo avrebbe detto di non sapere, anche se l’avvocato Mauro Pontini ha confermato che proprio il giorno della scomparsa l’uomo aveva prenotato per un esame ecografico.
L’INTERROGATORIO CONTINUA
Kulbir Singh si trova ora rinchiuso in una cella delle Novate. Questa mattina verrà nuovamente interrogato e sarà il gip Giuseppe Bersani a convalidare il fermo ed, eventualmente, a disporre una misura restrittiva. Intanto la procura ha affidato ai medici legali Tiziana Folin e Novella D’Agostini il compito di effettuare l’esame autoptico.
ORE 18.30 – “Il marito ha ammesso di aver strangolato la moglie durante un momento di alterco”. L’ammissione del marito ha portato il piemme ad emettere un provvedimento di fermo eseguito dai carabinieri per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. “E’ stato un omicidio avvenuto in un contesto di particolare difficoltà di rapporti famigliari”. Questo è quanto emerge dalla conferenza stampa che in questi minuti si sta tenendo in Procura.
Kaur uccisa con un foulard, tentativo di linciaggio da parte di indiani
AGGIORNAMENTO
28 MAGGIO 2012 ORE 13:00 – Il 37enne marito di Kaur, tuttora in caserma, avrebbe confessato l’omicidio, spiegando di aver ‘punito’ la moglie, rea a suo dire di vivere e vestire all’occidentale, contrariamente cioe’ alle tradizioni indiane. Stando alle prime informazioni la donna sarebbe stata uccisa con un foulard e poi gettata nel fiume. L’avvocato Mauro Pontini, che assiste il marito, avrebbe tuttavia smentito che si tratti di un omicidio legato a questioni di tradizioni. Prende sempre più corpo la pista passionale: il giorno dell’uccisione, il marito e Kaur avrebbero avuto un violento litigio causato forse dal fatto che l’uomo aveva scoperto una doppia realzione della donna, con un italiano e con un altro indiano. Sempre stando a indiscrezioni ancora non confermate, nel corso del litigio la donna avrebbe anche irriso le qualità amatorie del coniuge scatenando la furia di quest’ultimo. Il marito avrebbe pianto a lungo questa mattina e si sarebbe detto pentito del gesto. Poi l’uomo, in una prima linea difensiva, sembra che abbia detto di non sapere che la moglie era incinta di un bambino.
Si attende ora che venga tradotto al carcere delle Novate. Ma non è tutto: questa mattina davanti alla caserma di viale Beverora assembramento di quasi cento indiani che volevano linciare il marito.
L’INTERVENTO DELL’EX MINISTRO MARA CARFAGNA – “La risposta dello Stato italiano ad un uomo che ha ucciso la moglie indiana di soli 27 anni, con un bimbo in grembo, gia’ madre, solamente perche’ voleva vestire come una qualsiasi italiana, deve essere pronta, severa e simbolica. Chi mette in discussione il diritto alla liberta’ ed integrita’ delle donne e’ un nemico dell’intera societa’ e come tale deve essere trattato”.
Cosi’ Mara Carfagna, deputato Pdl ed ex ministro per le Pari Opportunita’ commenta il tragico ritrovamento di Kaur Balwinde e la confessione del marito.
28 MAGGIO 2012 ORE 09:10 – Kaur Balwinder è stata uccisa dal marito, Kalbir Singh, che nella notte ha confessato ai Carabinieri un movente passionale, la donna il cui cadavere e’ stato trovato ieri nel Po a Isola Serafini. Kaur Balwinde, 27 anni di origini indiane, scomparsa da 15 giorni dalla casa di Baselicaduce di Fiorenzuola dove viveva con il marito e un figlioletto di 5 anni, era incinta di tre mesi.
L’uomo, secondo le prime informazioni, avrebbe ucciso la moglie una quindicina di giorni fa e poi si sarebbe sbarazzato del cadavere gettandolo nel fiume. L’uomo si trova ancora in caserma per l’interrogatorio e in seguito verrà portato in carcere alle Novate.
Ulteriori dettagli nelle prossime ore.
28 MAGGIO 2012 ORE 08:00 – Appartiene a Kaur Balwinde il corpo senza vita che ieri pomeriggio intorno alle 17 è stato ritrovato per caso da un pescatore lungo la riva del Po a Isola Serafini, vicino a Monticelli. I carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza, insieme ai colleghi della Compagnia di Fiorenzuola, lo hanno identificato grazie agli indumenti trovati e all’orologio che apparteneva alla ragazza indiana di 27 anni scomparsa due settimane fa dall’abitazione di Baselicaduce, vicino a Fiorenzuola. Il cadavere ritrovato vicino alla sponda del Po, infatti, non era riconoscibile in base alla fisionomia perché sfigurato dalla decomposizione in stato avanzato. Ieri pomeriggio sul posto è arrivato anche il medico legale Novella d’Agostini insieme al pubblico ministero Antonio Colonna che coordina le indagini.
Nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia che chiarirà le cause della morte della donna, e soprattutto dovrebbe permettere di capire se si sia trattato di annegamento o se la 27enne, che era anche incinta di 3 mesi, sia morta per una causa violenta.
Nel frattempo il marito della donna è stato interrogato fino a notte fonda in caserma a Fiorenzuola dai carabinieri. La sua posizione è ancora al vaglio.
27 MAGGIO 2012 ORE19:30 – Non ci sono più dubbi. Il corpo senza vita ritrovato domenica pomeriggio sulle rive del Po a Isola Serafini è quello di Kaur Balwinde, la 27enne indiana che da più di una settimana risultava scomparsa dalla sua casa di Baselicaduce. La donna è stata riconosciuta grazie all’orologio che aveva al polso e ai vestiti che indossava. A segnalare il cadavere, in stato avanzato di decomposizione, è stato un pescatore rumeno intorno alle 16,30. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri di Fiorenzuola, seguiti successivamente dal pubblico ministero Antonio Colonna e dal medico legale Novella D’Agostini. Sul fronte delle indagini in serata il marito è stato di nuovo portato in caserma per essere riascoltato. Gli inquirenti vogliono capire se si sia trattato di annegamento oppure di assassinio. Nelle prossime ore una prima autopsia potrebbe chiarire la vicenda.
27 MAGGIO 2012 ORE 18:30 – E’ stato ritrovato nel pomeriggio un corpo senza vita, nei pressi di Isola Serafini. Si tratta di un cadavere, le cui generalità non sono ancora state rese note ma, visto che da qualche settimana nel piacentino si sta cercando Kaur Balwinder, le prime supposizioni sono state fatte nei suoi confronti.
Sul posto i carabinieri, con la stazione mobile, che proprio sull’argine del Po hanno effettuato le operazioni di recupero.
Lo ricordiamo, Kaur Balwinde è una ragazza indiana, di 27 anni, scomparsa da casa da due settimane. La giovane, che abitava con il marito a Baselicaduce, al momento della scomparsa era incinta. Proprio in questi giorni erano emersi dettagli sulla scomparsa.
Elementi più formali che sostanziali, quelli resi noti dai carabinieri del Nucleo investigativo ma che rendono l’idea del contesto nel quale viveva la straniera.
Da parte della sua comunità, infatti, Kaur non sarebbe stata ben vista perché considerata “troppo occidentale”. La Balwinder è descritta più volte dai connazionali come una che “sorrideva troppo agli sconosciuti” o ancora “che sul luogo di lavoro aveva atteggiamenti eccessivamente confidenziali”. Ma l’aspetto sul quale si concentrano i militari è quello tra lei e il marito. E’ noto che Kaur aveva deciso di separarsi dall’uomo, circostanza che però, secondo la cultura indiana, l’avrebbe dovuta riportare in patria. Insomma tutte le piste sono aperte, ma quelle che portano al rapporto incrinato tra moglie e marito sembrano le più accreditate.