Terremoto in Emilia,
sul posto i tecnici del Comune

AGGIORNAMENTO – Nella giornata di oggi inizieranno la propria attività le prime delle oltre 70 squadre di verificatori comunali volontari coordinati dall’Anci che ha diramato uno specifico appello ai Comuni di sostegno verso i sindaci dell’Emilia e della Provincia di Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio.

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“I primi ad arrivare a Modena saranno gli architetti Giovanni Carini ed Emilio Fanzini, tecnici del Comune di Piacenza – spiega la Comandante della Polizia municipale Elsa Boemi – insieme ai referenti della protezione civile del Comune di Firenze che ha deliberato un intervento in ambito Anci e che prevede la realizzazione e gestione di un Campo Base e tendopoli che sarà utile anche per tutti i tecnici provenienti dagli altri Comuni italiani che si sono mobilitati. Si tratta di un intervento di protezione civile promosso dall’Anci nelle primissime ore in stretto rapporto con la Direzione della Protezione civile della Regione Emilia Romagna diretta dall’ingegnere Demetrio Egidi, in collaborazione con Anci Emilia Romagna, e che prevede la partecipazione volontaria dei tecnici comunali provenienti da tutta Italia per operare nelle zone colpite dal sisma”.

I tecnici comunali volontari hanno fornito la loro adesione all’iniziativa compilando una apposita scheda che certifica la particolare specializzazione che devono possedere per poter compilare le schede di valutazione dei danni fornite dalla protezione civile dell’Emilia Romagna e saranno indirizzati secondo le priorità definite dalla Regione Emilia Romagna anche per tramite dei Centro Coordinamento Soccorsi provinciali.

“All’appello di solidarietà lanciato dalla Protezione Civile dell’Anci di cui è responsabile l’ex sindaco Roberto Reggi – conclude la Comandante Boemi – hanno risposto sia Comuni di grandi dimensioni del Nord come Torino, Genova, Milano, Verona, Ferrara, Piacenza, ma anche i Comuni del centro Roma, Pesaro, Terni, Foligno e del Sud come Napoli, e tante piccole realtà italiane, tra cui anche il Comune di San Pio delle Camere (AQ), beneficiario del medesimo sostegno in occasione del terremoto che ha devastato l’Aquila nell’aprile del 2009”.

REGIONE – Subito gli ammortizzatori ordinari e in deroga grazie al protocollo firmato in Regione dalle istituzioni e dalle parti sociali. In questo modo saranno semplificate le procedure per l’accesso alla cassa integrazione per i lavoratori delle imprese danneggiate dal terremoto.

“Non chiediamo né assistenza né prebende. Non faremo mai un lavoro sulla valutazione dei danni che vada oltre un solo euro rispetto a quelli reali. Ma questa è un’emergenza nazionale e il Paese in modo solidale deve rispondere”. Lo ha sottolineato oggi pomeriggio il presidente della Regione Vasco Errani aprendo l’incontro tra istituzioni, imprenditori, sindacati e associazioni del terzo settore per fare il punto sui danni all’economia e sugli interventi.

Al summit in Regione hanno preso parte il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e il sottosegretario alla Agricoltura Francesco Braga. Presenti anche la vicepresidente Simonetta Saliera, gli assessori Paola Gazzolo (Difesa del suolo e Protezione civile), Maurizio Melucci (Turismo), Alfredo Peri (trasporti), Patrizio Bianchi (lavoro e scuola), Tiberio Rabboni (Agricoltura), Sabrina Freda (Ambiente) e il sottosegretario Alfredo Bertelli.

In questa prima fase di emergenza, la priorità è stata l’incolumità delle persone e l’assistenza agli sfollati e la sintonia tra Dipartimento nazionale e Regione, ha detto Gabrielli, “è perfetta. Ho trovato ovunque una realtà molto motivata. E’ la cifra di questo territorio, coeso e preparato”.

Mentre nei Comuni colpiti dal sisma di domenica scorsa procedono senza sosta le verifiche sulle abitazioni e sulle imprese, Errani ha ribadito che l’obiettivo principale è quello di accelerare la ricostruzione. “Imprese e lavoro, edifici pubblici e beni culturali sono tre filoni di impegno che devono andare avanti insieme in modo parallelo”. Per questo sono indispensabili alcuni provvedimenti del Governo, tra cui la sospensione dell’Imu e di tutti i tributi, compresi quelli previdenziali: per le imprese e le abitazioni danneggiate. E’ necessario rivedere il patto di stabilità dei Comuni mentre, sul versante della produzione, la Regione ha proposto al Governo di costruire un fondo straordinario di rotazione, con la Cassa depositi e prestiti-banche, per diminuire o azzerare i tassi di interesse e fornire alle imprese uno strumento per gli investimenti necessari a ripartire, in attesa del riconoscimento dei danni.

Da subito sarà messa al lavoro una task force regionale per poter agire in tempi rapidi, semplificando le procedure e con grande attenzione alla legalità e alla trasparenza.

Per quanto riguarda i beni culturali occorre destinare risorse per primi interventi provvisori di messa in sicurezza e di recupero (Ministero dei beni culturali, Sovrintendenza, Regione e Comuni). La Regione sta verificando tutte le opportunità di reperimento di risorse da l’Unione europea.

Nelle foto in allegato: Errani e Gabrielli alla riunione in Regione sul terremoto. Presenti anche gli assessori, da sinistra, Sabrina Freda, Paola Gazzolo, il sottosegretario Alfredo Bertelli, Alfredo Peri e Tiberio Rabboni