“I risultati elettorali evidenziano una drammatica separazione tra i partiti e il Paese. Questo distacco si è manifestato con una forte astensione(che ha penalizzato in particolare il centro-destra) e il voto trasversale ai grillini. Il centro-sinistra tende a caratterizzarsi come una coalizione “ulivista”, esprimendo sindaci provenienti dalle componenti più radicali dell’alleanza. Il caso di Piacenza è diverso in quanto Paolo Dosi è vicino alle posizioni moderate di Enrico Letta e in Consiglio comunale esiste una vasta maggioranza riformista. Il Terzo polo e L’Udc hanno ottenuto un consenso insoddisfacente, indicando una linea politica debole e comunque inadeguata rispetto alle richieste dei cittadini. Credo pertanto che debba essere sostenuta con convinzione la proposta di Casini di sciogliere il partito per contribuire a realizzare una grande aggregazione rappresentativa dei moderati che si riconoscono nel Partito Popolare Europeo. Questo progetto è però destinato a fallire immediatamente (come il Terzo polo) se si baserà unicamente sull’unione di sigle e astratte collocazioni politico-geografiche. Nella società civile e nel governo Monti vi sono personalità che possono guidare una nuova fase della vita politica italiana per realizzare una sintesi tra rigore e sviluppo, evitando le degenerazioni massimaliste e populiste”.
Bruno Cassinari
Segretario cittadino Udc