Nel ventennale dalla strage di Capaci e a pochi giorni dall’attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, la città di Piacenza celebra i grandi eroi del nostro Paese morti nella lotta contro illegalità. Un corteo silenzioso, organizzato dal coordinamento di Libera, Cgil, Cisl e Uil, ha sfilato per le vie del centro cittadino, senza striscioni ma con un fiore tenuto tra le mani dei molti giovani presenti, insieme alle autorità cittadine. “Da amministratore ho il compito di diffondere la cultura della legalità”, ha commentato il sindaco Paolo Dosi, sottolineando l’importanza del ricordo nella formazione civica delle nuove generazioni.
“La mafia, oltre che una presenza fisica, è anche una disposizione della natura umana di chi intende risolvere le questioni con la forza e contro questo non smetteremo di combattere”, la dichiarazione del presidente della Provincia Massimo Trespidi.
A perdere la vita quel 23 maggio del 1992, sull’autostrada A29 riempita di tritolo, furono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Pochi giorni fa lo strazio per la morte della studentessa Melissa Bassi, vittima di una violenza ancora senza colpevole.