AGGIORNAMENTO 24 maggio ore 07:00
Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita alle 23 41 di mercoledì 23 maggio nelle zone già colpite dal sisma in Emilia. Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile, ha avuto magnitudo di 4.3, profondità di 5 chilometri con epicentro a Finale Emilia (Modena). Il sisma è stato avvertito in buona parte del nord Italia. Nella mezz’ora successiva alla scossa, ne sono seguite altre tre di assestamento rispettivamente di magnitudo 2,4; 2,6 e 2,7.
A causa della situazione nel modenese è tornata la paura con i cittadini nuovamente nelle strade com’era avvenuto domenica notte alle 4 del mattino. Diverse le persone che dopo la scossa delle 23 e 41, hanno deciso di proseguire la notte in macchina. Intanto le popolazioni più colpite vengono ospitate in tende, strutture fisse (come palestre e palazzetti) o alberghi. Le richieste, in questo senso, sono a quota 6.000 , distribuite tra la provincia di Modena dove sono 4.200-4.500, 1.300 nel Ferrarese, circa 300 nella provincia di Bologna.
AGGIORNAMENTO 22 MAGGIO ORE 15:00
Ancora scosse di terremoto nella tra la bassa modenese e ferrarese. L’ultima alle 14 e 47 con epicentro vicino a Gavello (Ferrara). La scossa è stata di magnitudo 3,3 rilevata a 2 km di profondità. A Mirandola invece una scossa di 2.9 è stata avvertita alle 14 e 19. Questa mattina nel programma di Radio Sound “Sound city” il conduttore Massimo Casale si è collegato con lo staff di Radio Pico Mirandola che sta trasmettendo da una postazione mobile in quanto la sede non è utilizzabile a causa del terremoto. L’importante è andare in onda per informare e stare vicini ai cittadini che si trovano in condizioni davvero difficili – spiega Claudio Reggiani noto speaker della radio mirandolese – Noi abbiamo un forte ascolto anche in veneto e da li sono arrivare diverse offerte di aiuto per chi non può entrare nelle proprie case. Offerte di vestiti e ospitalità. La nostra sede è purtroppo danneggiata, ma tutta Mirandola e la bassa modenese non stanno passando un buon momento. Il 60% delle aziende oggi non hanno avuto pieno esercizio a causa dei danni riportati e per il timore di nuovi cedimenti”.
Intanto gli sfollati sono diventati oltre 5mila e la preoccupazione cresce anche per l’economia emiliana: centinaia le aziende chiuse, sono molte le persone rischiano di perdere il posto di lavoro. Da segnalare inoltre che ieri sono stati segnalati diversi sciacalli che stanno prendendo di mira le case vuote.
AGGIORNAMENTO 22 MAGGIO ORE 12:00
Alle 11 e 31 in buona parte dell’Emilia è stata avvertita un’altra forte scossa di terremoto (magnitudo 3,5 a 2 km di profondità) preceduta da un gran rumore com’è accaduto nella terribile notte di domenica 20 maggio alle 04.04. L’epicentro è stato rilevato intorno a Poggio Renatico tra le province di Ferrara e Modena e la scossa è stata avvertita proprio mentre il presidente del Consiglio, Mario Monti, stava visitando le zone terremotate dell’Emilia. Una visita con la quale il premier ha voluto ”portare il senso di vicinanza del governo a questa popolazione cosi’ colpita negli affetti e anche nella sua attivita’ quotidiana”. Il premier ha annunciato inoltre ”la possibilita’ di sospendere i pagamenti fiscali” per i cittadini colpiti dal sisma. Durante la prima tappa nel ferrarese a Sant’Agostino, il paese che ha pagato più duramente in termini di vittime, Monti ha ricevuto contestazioni da parte di alcuni cittadini che al suo arrivo hanno gridato: ”vergogna”, ”andate a casa”.
Intanto, Coldiretti fa una stima dei danni in regione. Ed è una stima tutt’altro che trascurabile: 200 milioni di euro tra crolli e danni a edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari, animali imprigionati sotto le macerie e le oltre 400 mila forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, cadute a terra per il crollo delle “scalere”, le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse.
Proprio per il Parmigiano ingenti danni si registrano nei magazzini delle aziende Albalat di Albareto e La Cappelletta di S. Possidonio, entrambe in provincia di Modena, e dell’azienda Caretti a San Giovanni in Persiceto (Bologna) ma danni evidenti anche per le forme di Grana impilate nei magazzini del mantovano. Ad essere colpite sono soprattutto le forme fresche (sei mesi di stagionatura) ormai irrimediabilmente danneggiate ma il danno, sottolinea la Coldiretti, è aggravato anche dalla difficile individuazione di nuove strutture per la stagionatura delle forme rimaste integre.
Negli allevamenti da latte – sottolinea la Coldiretti – le mucche che si sono salvate sono ancora sotto shock e agitate dalle continue scosse che rischiano di avere un effetto sulla produzione di latte. Pesanti danni alle strutture degli allevamenti di maiali e mucche come a Mirandola nell’azienda Pradella e in altre due aziende di San Felice sul Panaro (MO) dove è crollato il tetto dove erano custoditi i maiali, con diversi animali rimasti intrappolati sotto le macerie, mentre nella zona tra San Felice e Medolla è crollato il tetto di un allevamento di mucche.
Nel Ferrarese invece, a Sant’Agostino, informa la Coldiretti, è crollato l’impianto fotovoltaico installato sul tetto di un capannone adibito a ricovero dei macchinari e attrezzi agricoli nell’azienda di Mirco Tartari, componente di giunta della Coldiretti di Ferrara. Peraltro Sant’Agostino è posto sul vecchio alveo del fiume Reno su terreno sabbioso e per effetto del sisma sembra essersi addirittura alzata la falda acquifera che sta spingendo l’acqua fuori dai pozzetti. A Medolla nel modenese sono scoppiati i vetri delle serre di Garden Vivai Morselli e rovinate le piante ma altri danni si sono verificati anche a Finale Emilia dove nell’azienda agricola del Presidente di zona della Coldiretti Tazio Gallini si è aperto il tetto dell’abitazione mentre nel fienile si è completamente spostata la colonna di sostegno. Crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle cascine, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati sono segnalati in tutta l’area interessata dal sisma.
La Coldiretti ha già avviato una azione di verifica capillare sul territorio ma molte aziende isolate non si riescono a raggiungere telefonicamente e pertanto il bilancio dei danni potrebbe essere molto più grave.
Il sito http://quakes.globalincidentmap.com/ segnala che quando avviene un terremoto in Italia, più o meno nel stesso momento una situazione simile avviene anche in Turchia e Bulgaria.
La Regione Emilia-Romagna ha attivato, come annunciato ieri dal presidente Vasco Errani alla Conferenza dei Capigruppo dell’Assemblea legislativa, una raccolta fondi rivolta a quanti, privati ed Enti pubblici, desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna.
Per i privati le possibilità sono le seguenti:
– versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-Romagna – Presidente della Giunta Regionale – Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna;
– bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza – Bologna, IBAN coordinate bancarie internazionali: IT – 42 – I – 02008 – 02450 – 000003010203;
– versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182.
Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, assoggettati al sistema di Tesoreria unica, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d’Italia – Sezione Tesoreria di Bologna.
In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna./PF
AGGIORNAMENTO 22 MAGGIO ORE 10:00 – Nessuna nuova scossa di terremoto è stata avvertita ieri e oggi nel territorio piacentino. E’ stata invece la terza notte di scosse continue avvertite nei Comuni colpiti dal terremoto in Emilia, tra l’una di stanotte e le sei di questa mattina.
A Piacenza in via precauzionale i vigili del fuoco hanno schierato un’unità cinofila e altri 6 uomini dotati di autoscala, sala operativa mobile e tecnici addetti alla stabilità strutturale degli edifici.
“Il governo valutera’ la richiesta avanzata dai Comuni colpiti in Emilia di avere una deroga al patto di stabilita’. Ha dichiarato Antonio Catricala’, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Oggi la dichiarazione dello stato di emergenza riguarderà le province di Modena e Ferrara, parte della provincia di Bologna e di quella di Mantova.
Prosegue l’impegno degli operatori ANPAS Emilia Romagna per fronteggiare l’emergenza sisma in Provincia di Modena, in particolare nei Comuni di Finale Emilia e Mirandola.
Ieri il Coordinamento Provinciale ANPAS di Piacenza ha inviato sul posto mezzi e personale di Pubblica Assistenza Val d’ Arda, Val Nure, Carpaneto Soccorso, Morfasso, San Giorgio e Croce Bianca di Piacenza che rimarranno a Mirandola sino a Giovedì. Oltre a Paolo Rebecchi per il Consiglio Regionale di ANPAS Emilia Romagna, il coordinamento delle P.A. Piacentine sarà seguito dai referenti di Protezione Civile Flaviano Giovanelli e Giorgio Villa.
AGGIORNAMENTO DEL 21 MAGGIO ORE 09:04 – Ancora scosse sono state avvertite nella notte dalla popolazione tra le province di Ferrara e Modena. Le localita’ prossime all’epicentro sono Bondeno e Sant’Agostino (FE), e Finale Emilia (MO).
Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico e’ stato registrato alle ore 01.04 con magnitudo 3,7. Altre due scosse sono state registrare alle 00.45 con magnitudo 2,6 e alle 00.22 con magnitudo 3,6.
LA MACCHINA DEI SOCCORSI PIACENTINI
Terremoto di Finale Emilia, la macchina dei soccorsi continua la propria frenetica attività anche questa mattina. I Vigili del Fuoco di Piacenza hanno schierato un’unità cinofila e altri 6 uomini dotati di autoscala, sala operativa mobile e tecnici addetti alla stabilità strutturale degli edifici. Questa mattina si stanno preparando per l’invio di un’altra squadra composta da nove uomini. Nel pomeriggio di ieri Claudia Boselli e Paolo Rebecchi di Anpas, si sono recati sul luogo colpito dal sisma per “toccare con mano” i luoghi in cui a breve potrebbero essere chiamate ad intervenire anche le Pubbliche Assistenze Piacentine. A Piacenza, per tutta la giornata di ieri sono state controllate le infrastrutture con particolare attenzione alle dighe. Alta l’attenzione per la centrale nucleare di Caorso, il sindaco Fabio Callori ha addirittura inviato un messaggio su Facebook per tranquillizzare la popolazione sulla stabilità di Arturo. L’Anas, da parte sua, ha avviato il controllo delle strade e dei ponti. E’ stata inviata poi un’ambulanza della Misericordia di Piacenza a Mirandola, in provincia di Modena per evacuare gli ospiti di una casa di risposo. L’assessore regionale alla protezione civile, la piacentina Paola Gazzolo, è stata tutto il giorno, ieri nel territorio colpito dal sisma. In questo momento è a Ferrara in Prefettura con il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani per programmare la giornata di oggi. Si trasferiranno a Modena dove è previsto l’arrivo del sottosegretario Catricalà. “Domani verrà ufficializzato in Consiglio dei Ministri lo stato d’emergenza” spiega la Gazzolo. Ieri sono stati allestiti 2.500 posti letto per gli sfollati nel modenese, 900 nel ferrarese e 300 a Bologna. Ora, spiega la Gazzolo, le prime tappe per la giornata di oggi sono l’organizzazione degli sfollati negli alloggi allestiti provvisoriamente e l’analisi dell’agibilità degli edifici: “In primis dobbiamo controllare le condizioni delle imprese e delle aziende perché il rischio è anche quello di un grave stop produttivo con grande danno per i lavoratori locali”. Leonardo Dentoni coordinatore provinciale della Protezione Civile si è recato a Bologna per organizzare i soccorsi: “Nella zona di Modena e Ferrara abbiamo già due volontari sia per l’allestimento dei campi di accoglienza sia per gestire la cucina da campo portata proprio da Piacenza”.
AGGIORNAMENTO – E’ stata avverita dal ferrarese al modenese la forte scossa di terremoto 5,1 della scala Richter avvenuta attorno alle 15.18. Coinvolti i comuni di Bondeno, Ferrara, Sant’Agostino, Bagnolo di Po, Gaiba, Malalbergo , Bentivoglio, Finale Emilia, Baricella. Al momento, secondo quanto riferiscono i vigili dle fuoco di Ferrara, non si registrano nuovi crolli, anche se i cittadini stanno tempestando i centralini di telefonate.
GLI INTERVENTI DI SOCCORSO DA PIACENZA
Paolo Rebecchi coordinatore provinciale di ANPAS racconta di essersi recato con una squadra a Finale Emilia, epicentro del sisma. “Fortunatamente in quell’area le squadre di soccorso sono estremamente attrezzate e preparate e i soccorsi sono stati tempestivi. Già dalle prossime ore saremo attivi anche noi insieme alla Protezione Civile e ad una squadra di Vigili del Fuoco sempre di Piacenza”. Difficoltà arrivano invece dalle condizioni meteo: “La pioggia rende le operazioni molto complicate – spiega Rebecchi – il suolo è fangoso e la superficie resa ancora più precaria”.
“Chi ha vissuto le operazioni di soccorso in Abruzzo si trova di fronte uno scenario certamente meno drammatico – continua – ma anche in questo caso, oltre ai sei morti accertati, permane un serio rischio crolli. Gli edifici da fuori possono apparire intatti ma nascondono una forte instabilità strutturale che rende poco sicura la permanenza in casa”. Sono infatti già decine gli sfollati che questa notte non potranno dormire nelle proprie abitazioni.
La terra trema, paura e gente in strada, Vittime a Bordeno e Ferrara
AGGIORNAMENTO – E’ di sette morti (due per un malore) il bilancio provvisorio del terremoto che stanotte ha colpito la Bassa Padana e in particolare le province emiliane di Modena e Ferrara. La scossa più violenta c’è stata alle 4.05, è stata del sesto grado Richter ed è stata avvertita fino a Milano e in gran parte del Veneto. In molte città e località emiliane la gente è scesa in strada per la paura di crolli. Una donna è morta d’infarto nel bolognese, così come un’ultracentenaria a Sant’Agostino, nel ferrarese.
Piacenza è stata colpita solo marginalmente e se anche dovessero esserci altre scosse in Emilia la nostra provincia rimarrebbe comunque interessata in modo lieve come questa notte. Matteo Cerini dell’osservatorio Alberoni tranquillizza i piacentini. “Inoltre – continua – tra questa notte e questa mattina si sono verificate 25 movimenti tellurici tra piccole e grandi scosse, motivo per cui lo sciame dovrebbe essersi sfogato”.
AGGIORNAMENTO – Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in diverse regioni del Nord Italia e anche a Piacenza: tre persone sono morte nel Ferrarese e una nel Bolognese, secondo quanto riferisce la Protezione civile. Quattro vittime nel ferrarese e una nel bolognese. Circa 50 i feriti. Tra le vittime del ferrarese ci sono quattro operai che erano sul posto di lavoro, impegnati nel turno di notte in una fabbrica della zona. La quinta vittima deceduta nel ferrarese, è un’anziana ultracentenaria di Sant’Agostino, morta a causa di un malore provocato dallo spavento. C’è anche una quinta vittima, questa volta nel Bolognese, una donna di 37 anni anche lei colta da malore, sempre, probabilmente, per lo spavento. Il sisma, di magnitudo 5.9 sulla scala Richter, è stato registrato alle 4:04 in Emilia-Romagna. Preceduto, all’1.15, da una scossa di magnitudo 4.1, secondo i dati della Protezione civile. L’epicentro è stato a San Felice sul Panaro, nel Modenese. La scossa è stata avvertita distintamente anche nel piacentino, testimonianze giungono sia dal centro cittadino che dalla provincia dove i cittadini testimoniano momenti di vero panico, svegliati dalla violenta vibrazione dei mobili e dei letti.
Intanto si è messa in moto la macchina dei soccorsi che vede anche Piacenza in prima fila. Paolo Rebecchi coordinatore provinciale di Anpas racconta di essere in costante contatto con la rete di intervento regionale. “Diverse persone sono ancora all’interno delle case impossibilitate ad uscire e proprio su questo concentriamo la nostra attenzione”. Nello specifico siamo in contatto con Finale Emilia e già dalle prime ore di questo pomeriggio siamo pronti ad intervenire nei posti colpiti”.
Un’altra scossa avvertita alle 5:04 di magnitudo 4.9 ad una profondita di 10km; epicentro sempre in provincia di Modena.
Questo il comunicato divulgato dall’INGV.
Un terremoto di magnitudo(Ml) 4.9 è avvenuto alle ore 05:02:50 italiane del giorno 20/Mag/2012 (03:02:50 20/Mag/2012 – UTC).
Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Pianura_padana_emiliana.
I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo.
Paura e gente in strada nel Modenese, grazie ai vostri commenti approfondiamo la notizia.
Una scossa di terremoto è stata sentita nel piacentino alle 4:04. La terra ha vibrato per circa 5/10 secondi. Dalle rilevazioni sismiche effettuate dall’INGV la scossa di terremoto è stata di magnitudo 5.9 con epicento Mirandola in provincia di Modena ad una profondità di 6.,3 km..
Secondo alcuni ascoltatori la scossa è stata piuttosto forte. Finestre che vibravano, letto che si muoveva, rumori delle tapparelle, queste le prime sensazioni della gente.
Questi i dati divulgati dall’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia:
Un terremoto di magnitudo(Ml) 5.9 avvenuto alle ore 04:03:53 italiane del giorno 20/Mag/2012.
Il terremoto stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico: Pianura_padana_emiliana.
I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare le stime attuali della localizzazione e della magnitudo.
Event-ID | 8222913230 |
Magnitudo(Ml) | 5.9 |
Data-Ora | 20/05/2012 alle 04:03:52 (italiane) 20/05/2012 alle 02:03:52 (UTC) |
Coordinate | 44.89°N, 11.23°E |
Profondità | 6.3 km |
Distretto sismico | Pianura_padana_emiliana |
Un’altra scossa di terremoto è avvenuta all’1:13 con epicentro a Modena.
Un terremoto di magnitudo(Ml) 4.1 avvenuto alle ore 01:13:27 italiane del giorno 20/Mag/2012 (23:13:27 19/Mag/2012 – UTC).
L’ATTIVAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Dalle 06.00 di questa mattina si è attivato il Consiglio Direttivo di ANPAS Emilia Romagna a fronte dell’ emergenza sisma che ha colpito varie zone dell’ Emilia, in modo particolare quella di Ferrara. Il C.D. di ANPAS Emilia Romagna vede nell’ organico due rappresentanti della nostra Provincia, Paolo Rebecchi che è anche Coordinatore Provinciale per Piacenza e Claudia Boselli.
In questi momenti sono in corso valutazioni per l’ intervento operativo delle Pubbliche Assistenze piacentine, tra Rebecchi ed i Referenti di Protezione Civile Flaviano Giovanelli e Giorgio Villa. Al momento sono al lavoro le Pubbliche Assistenze di Bologna e Modena. Sembrerebbe imputabile al sisma da un primo bilancio, 3 vittime ed un numero non ancora accertato di feriti. Oltre a Finale Emilia sono stati colpiti duramente anche San Felice sul Panaro, Concordia e Mirandola.
ORE 04.39
Da Modena alcune notizie dei Coordinatori territoriali parlano di persone in abitazioni danneggiate estremamente spaventati in attesa di soccorso.