Torna anche quest’anno il Richiamo del Trebbia, manifestazione voluta dall’Osservatorio permanente della Valtrebbia nato nel 2010 dalla collaborazione tra diverse realtà locali impegnate in quella che Hemingway ha definito la valle più bella del mondo. Una seconda edizione che ha riscosso un successo notevole nonostante il tempo non sia stato certo clemente; basti pensare che sabato pomeriggio all’imbarco del centro Sports in Open Space di Marsaglia si sono presentati oltre trenta canoisti che hanno raggiunto Bobbio un paio d’ore più tardi.
Lo spirito del “Richiamo”, che dopo il tam tam mediatico dello scorso anno grazie soprattutto all’impresa sportiva del canoista professionista Martino Frova di Sports in Open Space che ha percorso in una giornata tutti gli ottanta chilometri del fiume da Ottone a Piacenza, è ormai conosciuto in tutto il nostro territorio e anche oltre; e prova ne è il fatto che ieri sono arrivati canoisti anche da Firenze per prendere parte alla discesa. E lo spirito è quello di sensibilizzare le istituzioni, la politica e tutti i cittadini sull’importanza di tutelare un patrimonio unico come il Trebbia e la sua vallata. Per farlo, gli organizzatori hanno deciso di spalmare l’evento su due giorni: ieri e oggi.
“Abbiamo voluto da un lato rendere più blando e accessibile l’aspetto puramente sportivo – spiega Gian Marco Rancati di No Tube – mentre dall’altro abbiamo voluto avere più tempo per spiegare e denunciare le varie criticità legate al fiume che non sono ancora dei danni irrecuperabili ma rappresentano rischi molto gravi; basti pensare all’impianto idroelettrico che qualcuno propone di fare a San Salvatore, basti pensare alla Statale 45 che ha bisogno di interventi urgenti per renderla sicura e, ancora, basti pensare al non rilascio del cosiddetto minimo deflusso vitale della diga del Brugneto che non consente al fiume di ‘vivere’ in certi periodi dell’anno”.
“Una seconda edizione che sta dimostrando quanta attenzione c’è attorno a questo splendido fiume e quanto sia necessario non abbassare la guardia per evitare che l’ambiente ne risenta” dice il canoista Martino Frova, da noi intercettato sulla riva del fiume a Marsaglia appena sbarcato per una breve pausa e per raccogliere chi aveva deciso di partecipare solo alla seconda tappa della discesa lungo il fiume.
Prima tappa, dunque, da Montebruno, in provincia di Genova, alla confluenza Trebbia-Brugneto. Erano le nove di ieri mattina. A mezzogiorno i canoisti a Ponte Lenzino dove si è parlato di sicurezza della Statale. Dopo la pausa di Marsaglia, il gruppo (più nutrito) ha raggiunto San Salvatore e quindi Bobbio. Qui alle 17.30, sotto al Ponte Gobbo, merenda e musica dal vivo.
E sempre al Ponte Gobbo è fissato il ritrovo per i canoisti che questa mattina alle 10 proseguiranno il percorso sullo il fiume rievocando la vecchia gara Bobbio-Rivergaro. E qui è atteso l’arrivo degli sportivi alle 16.30 con merenda a bes di prodotti tipici.