In cinque anni ha nascosto al fisco 33 milioni di euro più 10,7 milioni di Iva. Per questa ragione una imprenditrice bresciana di 54 anni, amministratore delegato di un’impresa piacentina che opera nel campo dell’edilzia, del commercio di legnami e del noleggio ponteggi, è stata denunciata per non aver presentato le dichiarazioni dei redditi negli anni 2009 e 2010, per aver utilizzato ed emesso fatture false e per aver compensato indebitamente le imposte. E’ questo il frutto di un’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza, denominata Ghost Estate, dopo due anni di indagini. L’impresa – grossista di materiali per l’edilizia con sede in città, ma chiusa da qualche mese – ha realizzato la frode fiscale ricorrendo a un massiccio giro di fatture false emesse per 24 milioni di euro nei confronti di 17 imprese clienti (dieci con sede a Brescia, due a Piacenza, quattro a Milano e una a Bergamo) e ricevute per quasi 30 milioni da tre fornitori (due con sede a Piacenza e una a Milano). La società controllata ha omesso di versare all’erario 450mila euro di imposte e ne ha compensate altre per 820mila euro con crediti inesistenti. Con l’imprenditrice sono stati denunciati anche altri 16 rappresentanti delle imprese fornitrici. Tra i fattori che hanno fatto insospettire gli inquirenti anche l’elevato tenore di vita della donna, abituata a girare con auto di lusso come Bmw e Porsche.