“Nessuna conseguenza diretta per i risparmiatori”. E’ il giudizio del presidente della Banca di Piacenza all’ennesimo declassamento di 26 istituti di credito da parte di Moody’s.
Corrado Sforza Fogliani, numero uno anche di Confedilizia, non è sembrato avere dubbi sul parere espresso dall’agenzia di rating statunitense, anzi è apparso concordare con la dura risposta dell’Abi (Associazione bancaria italiana), la quale ha tacciato di “irresponsabilità” la società che esegue ricerche finanziarie e analisi sulle attività di imprese commerciali e statali.
“I cittadini vanno avvertiti di non tenere conto di questi giudizi, il più delle volte infondati e totalmente ignorati dai mercati” ha spiegato Sforza Fogliani, “per questo sarebbe opportuno che gli stessi risparmiatori facciano altrettanto”.
Una ventata di ottimismo, o meglio di stabilità, in uno scenario generale in cui dalla Grecia giungono notizie tutt’altro che rassicuranti (nuove elezioni sono state annunciate oggi) ma anche in Italia non si può certo gioire delle disgrazie altrui (con la Borsa in picchiata a – 2,5%).
“Il problema verrà affrontato domani all’esame del comitato esecutivo dell’Abi che si riunisce a Milano” ha annunciato il presidente dell’istituto di credito piacentino, il quale ha poi illustrato la contraddizione che, a suo dire, starebbero portando avanti le agenzie di rating: “Dimostrano sempre di più quanto poco siano affidabili perché i declassamenti vengono recepiti come un’aggressione, una destabilizzazione, rilevando che le agenzie hanno sempre chiesto che gli stati a rischio varassero politiche di austerità, mentre adesso si imputa all’Italia di aver preso misure decise”.
E alla domanda se si possa vivere anche senza agenzie di rating, Sforza Fogliani ha risposto: “Certamente. Se si dovesse ripetere quello che era stato deciso da molte banche qualche tempo fa il comportamento nei loro confronti sarebbe differente”.