Giornata mondiale della tiroide

Sei una giovane donna, stai programmando una gravidanza e non hai mai fatto una visita endocrinologica? Sabato 19 maggio, dalle ore 8 alle 14, potrai incontrare gli specialisti endocrinologi dell’ospedale di Piacenza per avere informazioni sulle malattie della tiroide e su come prevenirle.

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Anche quest’anno l’Ausl di Piacenza aderisce infatti alla giornata mondiale della tiroide, offrendo visite ed ecografie gratuite a un target particolare, quello delle future mamme. L’iniziativa si propone inoltre di sensibilizzare l’opinione pubblica piacentina sui crescenti problemi legati alle malattie di questa ghiandola, in particolare sull’azione preventiva della iodoprofilassi.

La manifestazione – sottolinea Daniela Pancotti, referente dell’Ausl – pone l’attenzione sulla donna, per sottolineare che il genere femminile è particolarmente soggetto alle malattie della tiroide e che, per una buona conduzione della gravidanza, è importante assicurarne un corretto funzionamento.

L’appuntamento è per sabato mattina, nell’ambulatorio di Endocrinologia dell’ospedale di Piacenza (nucleo antico).

Per approfondire                          

La tiroide: funzione e malattie nella donna

Il genere femminile e la ghiandola tiroide sono legati da una stretta relazione. La tiroide riveste una particolare importanza nella donna sia perché garantisce un normale decorso della gravidanza e un normale sviluppo del feto, sia perché le malattie della tiroide colpiscono soprattutto il genere femminile.

Gli ormoni tiroidei regolano la funzione cardiovascolare, il metabolismo

glucidico e lipidico e sono fondamentali nel garantire lo sviluppo neuropsichico e l’accrescimento del feto e del bambino.

Elemento essenziale per la produzione di ormone tiroideo è lo iodio, che assumiamo con gli alimenti.

Quando è presente una carenza nutrizionale di iodio, la manifestazione più evidente, specie nella donna, è l’incremento di volume della tiroide (“gozzo”) con la formazione di noduli, la cui frequenza aumenta progressivamente con l’età.

La più efficace prevenzione del gozzo e dei noduli tiroidei è la iodoprofilassi, facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile. Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e necessita solo di un regolare controllo nel tempo. I tumori della tiroide rappresentano

una assoluta minoranza dei noduli e sono fortunatamente quasi sempre curabili.

Oltre alla carenza di iodio, un fattore fondamentale nello sviluppo  delle malattie della tiroide è l’autoimmunità, di gran lunga più frequente nelle donne. Questa può provocare scarso funzionamento della tiroide (“ipotiroidismo”), come avviene nella tiroidite cronica di Hashimoto, o eccessiva produzione di ormoni (“ipertiroidismo”), come nel morbo di Basedow. L’ipotiroidismo, spesso in forma lieve e asintomatica, si riscontra in una donna su 10, mentre l’ipertiroidismo è presente in due donne su 100.

 

Sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo hanno ripercussioni su tutto l’organismo e si possono manifestare con sintomi di segno opposto. L’ipotiroidismo con stanchezza ingiustificata, eccessivo senso di freddo, aumento di peso e, nelle fasi avanzate, sonnolenza, voce rauca e cute secca. L’ipertiroidismo con perdita di peso, irrequietezza, palpitazioni, insonnia, eccessivo senso di caldo, cute sudata e tremori.

Si tratta di malattie molto frequenti, ma facilmente curabili. L’ipotiroidismo si corregge agevolmente con l’assunzione per bocca di ormone tiroideo; l’ipertiroidismo è ben curato con terapie che correggono l’eccessiva funzione tiroidea.

 

Tiroide e gravidanza

La corretta funzione tiroidea è importante nella donna in età fertile e soprattutto in corso di gravidanza perché un difetto, anche lieve, può creare problemi alla salute della gestante e avere conseguenze negative sullo sviluppo neuropsichico del neonato e del bambino.

In gravidanza il fabbisogno di iodio e di ormone tiroideo aumentano sensibilmente. L’adattamento della tiroide a questo aumentato fabbisogno si riflette in una tendenza all’incremento delle dimensioni della tiroide. Questo fenomeno è tanto più evidente quanto maggiore è la carenza di iodio nella donna gravida. L’aumentato fabbisogno di iodio non può essere coperto con la sola iodoprofilassi con sale iodato, che, come è noto, dovrebbe essere estesa a tutti. Un ulteriore supplemento di iodio nella dieta è pertanto fortemente consigliato durante tutto il decorso della gravidanza, per la quale dovrebbe costituire una integrazione abituale, analogamente a quanto si verifica per il ferro e per i folati. Questo supplemento risulta ancora più efficace se iniziato con largo anticipo rispetto al concepimento nella donna che pianifica una gravidanza. Vista la loro elevata frequenza, è possibile che malattie tiroidee autoimmuni vengano identificate durante la gestazione o prima di una gravidanza programmata.

A questo proposito va sottolineato che le malattie della tiroide, a eccezione di rari casi, non costituiscono un ostacolo alla gravidanza, purché diagnosticate e trattate tempestivamente.

La malattia di più frequente riscontro è l’ipotiroidismo. Questo si corregge facilmente con l’assunzione per bocca di ormone tiroideo che sostituisce perfettamente l’ormone naturale. Una adeguata terapia ristabilisce una condizione sovrapponibile a quella fisiologica. Nelle donne già in trattamento per ipotiroidismo prima della gravidanza, è spesso necessario aumentare la dose giornaliera di ormone.

L’ipertiroidismo è meno frequente dell’ipotiroidismo, ma può compromettere il decorso della gravidanza se non prontamente riconosciuto e corretto.

Per la cura dell’ipertiroidismo sono disponibili farmaci che riducono efficacemente l’eccesso di produzione degli ormoni tiroidei, consentono la rapida normalizzazione della funzione tiroidea e assicurano lo svolgimento della gravidanza.

Prima o durante la gravidanza può essere riscontrato un gozzo con o senza noduli. Questa condizione non deve essere fonte di preoccupazione perché i noduli sono quasi sempre benigni, non compromettono la gravidanza e richiedono solo un regolare controllo nel tempo. La presenza di gozzo è peraltro un ulteriore motivo per la integrazione alimentare con iodio durante la gestazione.