Infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna,
le raccontano gli studenti

Tra Piacenza e Rimini si sono progressivamente insediate la mafia cinese, attiva principalmente all’interno delle comunità di connazionali in settori come prostituzione, estorsioni e gioco d’azzardo; quella africana specializzata in prostituzione e tratta di essere umani; oltre alle mafie dell’est (rumena – leader nel settore della prostituzione – albanese e ucraina) e a quelle sudamericane.
Si tratta di una prima anticipazione del dossier preparato dagli studenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, come secondo laboratorio di giornalismo antimafia.

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La mafia, insomma, in Emilia Romagna verrà raccontata anche dagli studenti universitari attraverso un lavoro documentato che ne spiega snodi e interessi basandosi sui risultati delle ultime indagini della magistratura e sulle attività giornalistiche svolte sui territori. L’ultima parte, dedicata a San Marino, ha preso ad esempio le mosse proprio dal lavoro di David Oddone, tra i primi ad occuparsi del fenomeno delle infiltrazioni “all’ombra del Titano”.

Cinque le aree tematiche approfondite: le infiltrazioni nei settori degli appalti, del trasporto e del movimento terra; i traffici di armi e droga che trovano lungo la via Emilia uno degli snodi centrali; le mafie straniere e la prostituzioni; e, infine, “quel paradiso fiscale sotto casa che è la repubblica di San Marino. Entrando nelle sessanta pagine del dossier (a cui manca ancora un’ultima fase di editing prima di essere diffuso in rete) si scopre, ad esempio, come non solo le mafie ‘italiane’ si siano infiltrate in Emilia-Romagna.