Sono circa 80mila i piacentini che soffrono di ipertensione arteriosa, di questi solo 25mila si curano adeguatamente, mentre 30mila non sono nemmeno al corrente di avere un problema. Numeri che spaventano e cha hanno convinto la Croce Rossa di Piacenza e l’Ausl a collaborare per sensibilizzare la cittadinanza su questo problema ancora sottovalutato. In occasione della Giornata Mondiale contro l’ipertensione che si terrà Giovedì 17 maggio, Croce Rossa e Azienda sanitaria locale allestiscono un gazebo informativo sul Pubblico Passeggio nel quale sarà possibile effettuare un controllo gratuito. Il dott. Giuseppe Crippa dell’unità ipertensione dell’Ausl di Piacenza parla dell’importanza di un consapevole controllo costante da parte della singola persona: “E’ importante un corretto e costante controllo domestico da parte della singola persona. Ognuno dovrebbe tenere monitorati i propri valori aggiornando una sorta di diario che permetta al medico di rendersi conto della generale situazione del paziente. Quando la persona si reca in ambulatorio per la misurazione della pressione si viene a creare una situazione di stress per cui le analisi rischiano di essere compromesse. Per questo motivo – continua Crippa – abbiamo adottato un nuovo metodo di analisi che permette di ottenere risultati più attendibili e fedeli. Ora più che mai quindi suggeriamo ai cittadini di approfittarne”. Il primo consiglio che Crippa rivolge al singolo è di correggere il proprio stile di vita: una corretta alimentazione e una costante attività fisica permettono di risolvere la maggior parte delle situazioni. Nel caso le complicazioni permangano esistono medicinali in grado di riportare i valori alla normalità. In sintesi il messaggio che Giuseppe Crippa e Domenico Grassi, commissario della Croce Rossa Italiana, vogliono lanciare è che l’ipertensione è tanto pericolosa quanto facile da curare. Eventuali problematiche gravi sono dovute esclusivamente alla sottovalutazione. “Un controllo adeguato – spiegano – permetterebbe di ridurre del 50 per cento il rischio di ictus in cinque anni. Vale a dire che se tutti i cittadini tenessero monitorata la propria pressione si eviterebbero circa 8.300 ictus in cinque anni”.