Pacchetti “all inclusive”
per l’immigrazione clandestina

I carabinieri del Comando provinciale di Bergamo hanno smantellato un’organizzazione criminale che forniva pacchetto “all inclusive” per l’immigrazione clandestina da India e Pakistan. I militari, nelle province di Bergamo, Lodi, Vicenza, Cremona, Piacenza, Brescia, Padova, Chieti e Palermo, hanno dato esecuzione a nove ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro in carcere, due agli arresti domiciliari e tre obbligo di firma, nei confronti di indagati di etnia indiana (3), pakistana (2), marocchina (2) e di 2 italiani. Inoltre, sono in corso 32 perquisizioni per ricercare documentazione a carico di altrettanti potenziali indagati.

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I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Bergamo su proposta della locale Procura nei confronti dei componenti di un’associazione a delinquere finalizzata a procurare ed agevolare l’ingresso illegale in Italia, ed in particolare nella provincia orobica, di extracomunitari di etnia indiana e pakistana, nonche’ responsabile di falso materiale e ideologico commessi dal privato, uso di atto falso, induzione in errore di funzionari preposti al rilascio di visti d’ingresso e permessi di soggiorno.

L’indagine ha avuto inizio nell’ ottobre 2011, quando si e’ scoperto che un indiano residente a Seriate (Bergamo) gestiva insieme ad un pakistano una vera e propria agenzia illecita che offriva una serie di servizi a pagamento per far entrare clandestinamente nel territorio italiano cittadini asiatici.
I due pensavano a preparare il viaggio aereo, ad effettuare le comunicazioni via e-mail, a predisporre i visti falsificati in India e Pakistan e, all’occorrenza, a mettere a disposizione falsi permessi di soggiorno.

 

In particolare l’organizzazione procacciava – verosimilmente con il concorso di pubblici ufficiali tuttora da identificare – certificazioni e documenti alterati o contraffatti, idonei a consentire l’ingresso clandestino sul territorio nazionale di gruppi di cittadini indiani e pakistani, dotandoli di falsi nulla osta all’ingresso nello Stato – anche emessi dalle Ambasciate in India e Pakistan – nei flussi di lavoro stagionale, turistico, di studio, o di ricongiungimento familiare.

Rilevati diversi matrimoni organizzati con il concorso di cittadini italiani lautamente compensati in denaro.

Durante le perquisizioni, delegate contestualmente dalla Procura di Bergamo, sono stati sequestrati documenti e personal computer d’interesse per l’indagine. Gli arrestati si trovano ora in carcere o agli arresti domiciliari.