L’Anas è responsabile civile per il ponte di Po crollato. Lo ha deciso il gip di Lodi nell’udienza che vede imputati tredici dirigenti. Se vi saranno risarcimenti li verserà l’ente. Nel crollo del 30 aprile 2009, il giudice ha ammesso tutte le parti civili che avevano chiesto di prendere parte al procedimento per vedere risarciti i danni subiti. Si tratta innanzitutto di Antonio Rinaldi, il piacentino ferito nell’incidente, che ancora oggi è alle prese con le conseguenze di quei terribili traumi. Anche ieri mattina, nel corso della seconda udienza preliminare, l’uomo era presente in aula e ha garantito che lo sarà per tutto l’iter processuale. Il comune ha quantificato la somma richiesta: 300mila euro di spese “vive” e un milione di euro per i danni indiretti e quelli di immagine subiti dall’amministrazione e dall’intera comunità.