«Prima di alzare ulteriormente le tasse o tagliare servizi rivolti alle persone sarebbe bene tagliare tutti gli sprechi di cui non sono mancati gli esempi in questi anni». Andrea Paparo punta la lente sugli sprechi del Comune, che negli ultimi tre anni, nonostante la crisi economica che ha colpito molte famiglie piacentine, «è riuscito a buttare via oltre 4 milioni di euro». Il risultato è la somma di alcuni sprechi segnalati a titolo esemplificativo, a cui occorre aggiungerne altri per avere un quadro completo della cattiva gestione delle risorse pubbliche.
L’ultimo di una lunga serie di sprechi avrà come scenario l’area ex-Acna: il Comune ha infatti sottoscritto un memorandum con i privati interessati alla lottizzazione dell’area prevedendola remissione di tutte le cause aperte e l’impegni a farsi carico delle spese di bonifica dell’area, che inizialmente avrebbe dovuto sostenere il privato: «Un costo – osserva Paparo – da circa un milione e mezzo di euro dovuti alla cattiva gestione della partita da parte dell’Amministrazione».
Ma basta andare in giro per la città per imbattersi nelle brutture e negli sprechi del centrosinistra. Si va dai 200mila euro spesi sulla Caorsana per la realizzazione del contestatissimo cordolo e per l’acquisto degli oleandri inadatti al clima della pianura ai 560mila euro investiti, senza ottenere i risultati sperati, nell’Agenzia quartiere Roma, dai 100mila euro buttati a scopo propagandistico nei bilanci di metà e fine mandato, ai 400mila euro annui in consulenze che, ha detto Paparo, «ridurremo nell’importo almeno del 20 per cento». Il candidato 38enne punta il dito anche, ad esempio, contro lo stipendio del direttore generale, che oggi costa al Comune circa 230mila euro all’anno e che, secondo Paparo, potrebbe essere di almeno 100mila euro in meno all’anno (in dieci anni si sarebbe risparmiato un milione di euro).
Ce n’è anche per il settore seguito direttamente dal candidato del centrosinistra, la cultura, che mette a bilancio, senza un ritorno quantificabile in termini di benefici, 120mila euro all’anno per la Fondazione Toscanini, ma, forse, tra gli esempi più lampanti di sprechi e di cattiva gestione delle risorse spiccano le improbabili sculture installate al centro di alcune rotonde (come quella di piazzala Torino), costate circa 200mila euro, e il rifacimento della pavimentazione di Piazza Cavalli, costato 300mila euro: «Un po’ troppi per deturpare la piazza più bella della città».
Via pass ztl pubblici amministratori, teatro e fiera.
Taglio delle spese del 15% durante il mandato entro i primi due anni
Trasparenza in mezzo alla gente: camper per girare
ECCO I 10 MILIONI DI SPRECHI DI REGGI-DOSI
1.5 milioni ex
Ex acna: comune si è voluto impuntare su sottigliezze e formalità stirate andando a fare una battaglia legale che ha portato solo a bastonate per il comune, oltre che la ritardo della bonifica che, mentre prima si sarebbe accolato il oprivato, ora ricadrà sulle spalle del Comune, che, per evitare il rischio di finire davanti alla corte dei coni, ha ricontrattato accolandosi l’operazione. Si tratta di un milione e mezzo o due di euro. Problema salute
1,5 milioni intervento piazzale marconi sottopasso inutile 400mila sottopasso più problemi viabilistici
560mila q roma
100mila bilanci metà e fine mandato
200mila cordolo oleandri caorsana + oleandri, pianta ligure 60mila, detto reggi che era uno dei progetti malriusciti
Cultura: trovato risorse per festiva diritto, noi per operatori locali commedia dialettale
Due e sette
Consulenze- 400mila euro incarichi nel 2011
Direttore generale 230mila euro all’anno. 100mila euro in meno
Spese correnti per sviluppo economico da 500mila a 486mila euro in 4 anni. Troppo poco
Piazza cavalli pavimentazione – 300mila
Sculture rotonde 200mila euro arredamento rotonde
Findazione toscanini 120mila per un anno. In tutto 300mila euro
Fondazione teatri – rivedremo rapporto costi benefici e cosa offriamo nel cartellone. 1 milione 550mila euro.
Via scalabrini 1 milione 400mila euro