“Andremo a caccia del voto dei tanti astenuti che non si sono recati a votare al primo turno”. E’ quanto promette il candidato del centrosinistra Paolo Dosi che, insieme con i rappresentanti dei partiti della coalizione che lo sostiene (Partito Democratico, Sinistra per Piacenza, Moderati per Dosi e Idv), ha analizzato il voto di domenica e lunedì ed in particolare il “suo” 47,11% e quello dell’alleanza che ha sfiorato il 48%. Considerazioni improntate all’ottimismo. “E’ vero che c’è stato un forte astensionismo e che il voto al Movimento 5 Stelle esprime un forte disagio, ma è anche vero che un risultato così lo avremmo sottoscritto preventivamente. E’ stata una grande prova di solidità da parte di una squadra che ha ottimamente governato questa città”. In vista del ballottaggio, per Dosi sarà fondamentale “anzitutto consolidare l’elettorato che già ci ha sostenuto, e quindi intercettare una fascia ampia di astenuti e delle forze politiche con le quali abbiamo più affinità”. Ha precisato di rivolgersi “agli elettori e non alle forze politiche. Non saremo certo noi a proporre apparentamenti”. Chiaro il riferimento in particolare all’elettorato del Movimento 5 Stelle e di Piacenza Bene Comune, ma non ha escluso nemmeno quello dell’Udc. “Sia il Movimento 5 stelle sia Piacenza Bene Comune hanno annunciato di non volersi apparentare. Ne prendiamo atto, prima che i partiti ci interessano i singoli elettori”. A chi avrebbe chiesto in questi giorni un supplemento di legalità dopo l’exploit dei grillini, Dosi ha infine rimarcato di non temere alcun confronto su questo tema “visto che parlano i dieci anni d’amministrazione”.
IL DIBATTITO PUBBLICO
Sul dibattito pubblico chiesto dal suo antagonista Andrea Paparo, Dosi ha aderito, “anche se – ha aggiunto – mi è parsa anomala la modalità di proporlo, affidata ad un comunicato stampa, una sorta di convocazione senza che siano state concordate prima le modalità. Comunque sia aderisco di buon grado e penso che sia giusto farlo di fronte alla città”.
SILVA: “MAI COSI’ AMPIO IL DIVARIO TRA I CANDIDATI”
Il segretario del Pd Vittorio Silva ha invece rimarcato il risultato della coalizione “che ha sfiorato il 48%” e il divario tra di due candidati (7.400 voti tra le coalizioni e 7.800 tra i due candidati). “Sedici punti percentuali di differenza non era mai accaduto prima”.
Giovanni Castagnetti (Moderati) ha sottolineato la campagna in mezzo alla gente di Dosi che gli ha permesso di aumentare il vantaggio con il passare del tempo e “di rosicchiare qualche voto al Movimento 5 Stelle”. Roberto Montanari (Prc) ha evidenziato le affinità del programma di Dosi con quelle dei grillini e di Piacenza Bene Comune. Luigi Gazzola (Idv): “Noi abbiamo una proposta politica, gli altri non riescono a mantenere unita una coalizione”. Infine Schiaffonati (Sel) ha fatto un appello alle donne affinché votino Dosi.