E’ la vera sorpresa di queste elezioni comunali, al di là di ogni aspettativa: il Movimento5stelle ha sfiorato la quota del 10% delle preferenze portando la candidata Mirta Quagliaroli – assicuratrice di Gragnano – a staccare, e non di poco, politici di vecchio corso come Massimo Polledri (6,22%), onorevole della Lega Nord rimasta a quota 5,42%.
Una sorpresa che in molti leggono come l’espressione concreta di quel crescente sentimento di fastidio verso la politica tradizionale e più in particolare verso i partiti tradizionali, soprattutto quelli grandi come Pdl e Pd; partiti che soprattutto nelle ultime settimane di campagna elettorale (anche qui a Piacenza) sono entrate di prepotenza nel mirino di Beppe Grillo, fondatore e ideologo del movimento.
Oltre il 10%, dunque. «Un dato assolutamente straordinario – afferma la Quagliaroli – che fa capire in modo incontestabile, soprattutto alla politica tradizionale, quanto la gente abbia bisogno di un cambiamento, ma di un cambiamento vero sia nell’etica sia nella politica, che deve tornare ad essere fatta con passione, impegno, trasparenza e onestà». «E con pochi soldi – aggiunge – Pensi che siamo riusciti a fare una campagna elettorale con poco più di settecento euro. Abbiamo ottenuto risultati eccezionali con la forza delle nostre idee e non con grandi cartelloni o con ospiti famosi, e questo significa moltissimo».
Exploit straordinario, certo, ma ora il ballottaggio è tra Paparo e Dosi, ovvero tra Pdl e Pd con le rispettive liste civiche. Come voteranno i grillino, viene naturale chiedere alla candidata? Anzi, come voterà la candidata? «Ah guardi, io non voto». Un attimo di pausa e poi prosegue con un sorriso: «Non voto perché sono residente a Gragnano». E aggiunge, per evitare equivoci: «I nostri sostenitori ora sono liberi di esprimere il proprio diritto come meglio ritengono; votando per il centrodestra, per il centrosinistra o non votando».