“Siamo molto contenti”. E’ il primo commento di Andrea Paparo, candidato sindaco del centrodestra sostenuto dal Pdl e dalle civiche Sveglia e Piacenza Viva, che con oltre il 31% delle preferenze ha “conquistato” il ballottaggio con Paolo Dosi, candidato del centrosinistra. Una conquista importante visto che Dosi e i suoi hanno impostato lo sprint finale della campagna elettorale sulla vittoria al primo turno con slogan che puntavano tutto su parole come “subito è meglio”. Ebbene non sarà subito e la cosa ha l’effetto di una puntura di adrenalina dritta nel cuore di Paparo e dei suoi compagni di viaggio; per i quali non solo non sarà subito ma – assicurano – non sarà per niente. “Ora si riparte da zero” è il commento più diffuso nel quartier generale del candidato del centrodestra, in Santa Teresa, e nei vari point sparsi per la città.
Soddisfazione e ottimismo, dunque, e a sottolinearlo è lo stesso Andrea Paparo che pone l’accento su 31% che se paragonato a qualsiasi altra città italiana «ha dell’incredibile e credo che sia un’ottima base di partenza per andare a vincere al secondo turno». Un risultato, questo del Pdl piacentino, che secondo il candidato è frutto di una coalizione ampia nella quale hanno giocato un ruolo di primo piano le liste civiche; «liste generazionali e trasversali nelle quali hanno trovato spazio anche esponenti di Futuro e libertà». E ciò dimostra, sottolinea Paparo, che «se il Pdl è in grado di aprirsi e interloquire con la città può dare ottimi risultati, e lo si è visto con le primarie di marzo. Credo che questo debba far riflettere il partito a livello nazionale».
Ballottaggio, dunque, ed evitare l’argomento apparentamenti ora non è più possibile. Con chi interloquirà il Pdl e il suo candidato sindaco? Lega? Udc? «I miei interlocutori sono tutti i piacentini – risponde senza mezzi termini Andrea Paparo – Sono tutti coloro che non sono andati a votare al primo turno, e sono tantissimi, tutti coloro che al primo turno hanno votato per altri candidati. Lo ripeto: voglio essere il sindaco di tutti i cittadini».
Che Paparo, candidato 38enne, abbia puntato moltissimo sui giovani l’ha detto fin da subito, fin dalla nascita del gruppo Sveglia su Facebook poi trasformatosi in un vero e proprio movimento basato sulle idee e i progetti. E i giovani di certo hanno avuto un ruolo di primo piano nelle due civiche, anche in quella meno caratterizzata dall’aspetto generazionale ovvero Piacenza Viva; a vincere, e con un distacco non di poco su tutù gli altri autorevoli candidati, sono stati Alessandro Massa (praticante avvocato) con 108 preferenze e Marco Colosimo, studente, 114 preferenze, che hanno rispettivamente 25 e 22 anni. Senza dubbio un segnale forte.
Della lista Sveglia i più votati sono stati Paolo Garetti, imprenditore (115 preferenze), Paolo Cordani, farmacista (107), e Francesca Becciu, imprenditrice (109).
Ma di certo un altro segnale importante arriva dai risultati di chi politica in città la fa da anni: sono stati in assoluto i più votati: Tommaso Foti con 937 preferenze, Marco Tassi con 541, Giovanni Botti con 412, Filiberto Putzu con 401 e Maria Lucia Girometta con 376. Voti che messi tutti insieme hanno portato la lista del partito a raggiungere quasi quota 22% (il Pd è al 26,6%) mentre Sveglia ha raggiunto il 4,3% e Piacenza Viva il 3,2%.
«Complimenti al risultato della lista Sveglia – scrive Paparo in tarda serata sul gruppo Facebook – che in quattro settimane ha raggiunto l’obiettivo prefissato del 4%. E grazie a tutti coloro che si sono impegnati. Ora inizia la partita più bella: tutti uniti fino alla vittoria!».