Sindaco, sarà sfida Dosi-Paparo
Boom dei “grillini”

Sarà dunque ballottaggio tra Paolo Dosi, il “delfino” di Roberto Reggi che si ferma al 47,11%, ed Andrea Paparo, il candidato del Popolo della libertà e delle due liste civiche Sveglia e Piacenza Viva che fa registrare il 31,07%. Il tormentone lanciato da Dosi in questa campagna elettorale, “sindaco subito”, non ha dunque sortito gli effetti sperati anche se nell’entourage del candidato ritengono che l’appuntamento per stappare lo Champagne sia solo rimandato di quindici giorni. Ma i dati incontrovertibili di questo primo turno di amministrative sono due: la scarsa affluenza (65,42%), mai così bassa e segno tangibile che la politica deve chiaramente farsi un esame di coscienza per non toccare il fondo (ammesso che non sia già stato toccato); e il clamoroso successo del Movimento 5 stelle con la candidata Mirta Quagliaroli che sfiora il 10% (9,82). I “grillini” si sono rivelati la vera sorpresa di queste elezioni andando quasi in doppia cifra con la lista (9,97%). Soddisfazione anche dalle parti della lista civica Piacenza Bene Comune che candidava Pierangelo Solenghi (2,91%). Il risultato ha suscitato non poco rammarico in Dosi per una possibile vittoria che poteva arrivare già alla fine del primo tempo. I delusi di questa tornata elettorale? La Lega Nord prima di tutto, in grave flessione rispetto alle ultime Regionali (dove aveva sfiorato il 18%) con Polledri che non va oltre il 6,22%, l’Italia dei valori a seguire. Impalpabile, invece, l’Udc che ancora una volta, scegliendo di andare da sola, delude. Per Pierpaolo Gallini solo l’1,92%.

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Così come Pietro Tansini fermo allo 0,93%). Appuntamento con le urne a tra quindici giorni, il 20 e 21 maggio quando ci sarà il turno di ballottaggio.

SCHEDE BIANCHE E NULLE – Un vero e proprio partito si è rivelato anche quello delle schede bianche e nulle. Le prime 383, le seconde 1.234 per una percentuale totale del 3,22%.

LA RINCORSA – “Ho tanta energia positiva da spendere. Dosi ha imbarcato tutti, io voglio andare a convincere una parte di quel 35% che non è andata a votare”. Parte da questa considerazione la difficile rincorsa di Paparo, atteso da quindici giorni di fuoco per tentare la rimonta di 16 punti percentuali. Una rimonta, comunque, che il candidato ritiene alla sua portata. In realtà forse, sperava in qualcosa in più: perché se il Pdl ha tutto sommato tenuto (in mezzo a un arretramento del partito ovunque nello Stivale) e Piacenza Viva ha fatto il suo “sporco lavoro”, molte delle speranze erano tutte concentrate sulla lista Sveglia che non ha sfondato come egli forse avrebbe creduto. Dal canto suo Dosi parte da un considerevole vantaggio. “Vincere al primo turno era solo una speranza, ma considerata la scarsa affluenza, il risultato è ottimo” ha detto Dosi.

I PARTITI – Il Partito democratico si conferma il primo della città (26,60%), seguito dal Popolo della Libertà (21,91%). Al terzo posto la lista civica Moderati per Dosi (13,38%).

LE SORPRESE – I grillini, prima di tutto. Entreranno per la prima volta a Palazzo Mercanti portando, con ogni probabilità, una ventata politica da tenere in assoluta considerazione. Da sottolineare anche il grande exploit della lista civica “Moderati per Dosi” che stravince la sfida con le altre liste civetta.

LE DELUSIONI – Massimo Polledri paga a caro prezzo il momento negativo della Lega Nord (5,42%) senza ottenere benefici dalle altre due civiche a sostegno (Forza Piacenza Insieme e Pensionati Emiliani). Non esulta nemmeno l’Italia dei Valori che tuttavia farà ingresso in Consiglio comunale con un suo componente.

CACCIA ALLE PREFERENZE – Medaglia d’oro delle preferenze a Francesco Cacciatore del Pd che passa abbondantemente le 1.200 preferenze (1275). Secondo Tommaso Foti (Pdl), terzo Marco Tassi sempre del Pdl.