È toccato al segretario nazionale del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, chiudere la campagna elettorale di Paolo Dosi. A un paio di giorni dalle elezioni amministrative nel point elettorale del PD in via Cavour, Bersani ha lanciato quella che sembra una vera e propria sfida. “In queste settimane – ha dichiarato il segretario nazionale – sui giornali, ma non solo, si continua a puntare il dito contro tutti i politici, colpevoli di essere attaccati a poltrona e a finanziamenti pubblici. Io non ci sto. Noi, Partito Democratico, non facciamo parte di questa marmellata”.
La querelle che da mesi attanaglia l’opinione pubblica riguarda i tagli ai finanziamenti pubblici ai partiti. Per quanto se ne parli, per quante proposte vengano fatte, sembra sempre difficile tramutarle in fatti concreti.
“Noi siamo per il dimezzamento immediato del finanziamento pubblico ai partiti a partire dalla prossima rata – continua Bersani – e non siamo disposti ad arretramenti. Mi auguro che ci sia l’accordo, ma nel caso non ci fosse il nostro relatore in commissione Giancarlo Bressa si dimetterà, si andrà in aula e si alzerà la mano. Così si vedrà davvero chi è contro ai tagli e chi a favore”.
MONTI E GRILLO – Il PD resta uno dei partiti che maggiormente ha sostenuto il governo tecnico Monti e proprio questo potrebbe portare ad un possibile calo di consensi. “Il governo Monti era una svolta necessaria – ha aggiunto Bersani. “Poteva certo agire meglio su pensioni e IMU. Quest’ultima poi deve essere alleggerita e affiancata da un’imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari. L’importo dell’Imu dovrebbe inoltre essere lasciato ai Comuni, magari diminuendo i trasferimenti statali agli enti locali”.
Sul Grillo e il Movimento 5 Stelle, Bersani avverte: “Sono comprensibili i malumori della gente, ma attenzione alla deriva demagogica. All’antipolitica si risponde solo con la buona politica”.
BERSANI PER DOSI – Sul candidato sindaco, Bersani non lascia spazio a dubbi: “Piacenza in questi anni è cambiata in meglio. Credo che passare il testimone a Paolo Dosi sia la cosa giusta, perché Paolo sa interpretare, con il suo tratto e la sua personalità, quell’idea civica che ha caratterizzato l’amministrazione del centro-sinistra”.
CASTELLI E LA SECESSIONE – Per quanto riguarda le dichiarazioni di Castelli sulla secessione come possibile soluzione per trainare il Nord fuori dalla crisi, Bersani chiosa: “La Lega dovrebbe avere il buon senso di tacere almeno per un giro. Non dimentichiamoci che se siamo arrivati sull’orlo del baratro è stato per le loro ricette andate a male. Ora è il caso di agire in modo sensato”.