23 maggio 2012
Dopo il successo del pellegrinaggio a Santiago e il sogno di Alberto Carenzi che si è realizzato, il gruppo di amici questa mattina è stato ospite in diretta su Radio Sound del programma condotto da Daniela Ferrari. Alberto è stato raggiunto al telefono da Ivan che ha raccontato come tutto il gruppo sia stato spinto durante il viaggio dall’unione: “I momenti difficili non sono stati per il rapporto tra le persone, ma solo legati agli sforzi fisici superati senza particolari problemi grazie alla forza di tutti.
Io devo ringraziare Alberto – spiega Monica definita l’eroina del gruppo – perché con lo spirito e il cuore sono ancora a Santiago. Io che al massimo facevo 500 metri, ho imparato dal viaggio che non bisogna darsi mai per vinti in partenza e questo è un insegnamento enorme per cui non finirò mai di ringraziare tutti! Credete nei vostri sogni e coinvolgete più persone che potete e fatevi da trasportare…perché poi si vola“.
Alessandro da Padova invece è stato definito la guardia del corpo a Alberto: “Si eravamo davanti al gruppo… è stata una cosa molto emotiva e potente. Io penso il viaggio sia stato un seme che deve essere innaffiato… solo in questo modo può diventare qualcosa di grande e meraviglioso“.
Claudio Mollica invece è stato sottolineato il Capitano:”Non ero il capitano, ma mi ha fatto piacere ricevere questo nome. Io ero come gli altri invece… uno che ha abbracciato questa avventura mettendoci il cuore, ma anche la testa programmando le tappe… forse per questo mi chiamavano capitano...”
Infine pubblichiamo le parole di Ada Anselmi che con Alberto ha organizzato il viaggio a Santiago.
21 maggio 2012
Cammino di Santiago con Alberto
Ho sempre sostenuto che il cammino di santiago è un’esperienza che mette le persone di fronte alla metafora della vita, per cui, voglio condividere con tutti voi il dono che ho ricevuto in questi 15 gg di viaggio davvero speciali. Durante una serata del cammino, un amico ha spiegato come l’ universo sia un insieme stratificato di ENERGIA IN RELAZIONE raccontandoci dell’ “effetto farfalla” (l’espressione metaforica della Teoria del Caos) che sottolinea come nella maggior parte dei sistemi biologici, chimici, fisici, economici e sociali, esistano degli elementi che, apparentemente insignificanti, sono in grado, interagendo fra loro, di propagarsi e amplificarsi provocando effetti catastrofici. Una farfalla, sbattendo le ali in America, potrebbe provocare un ciclone in Asia! Questo per dirvi che ricordo molto bene il momento in cui due anni fa, di fronte ad alberto, ho sbattuto le mie ali in un bar del centro di Piacenza.. non avrei pero’ mai immaginato che si potesse smuovere così tanta energia, emozioni ed amore. Solo al ritorno da santiago comincio lentamente a guardarmi indietro cogliendo quanto generoso sia stato il raccolto generato da un ‘piccolo’ seme.. Così ho messo bene a fuoco che un sogno diventa ‘realtà solo se ci credi fino in fondo e se lo desideri ardentemente ..solo allora si troverà la perseveranza per imboccare la strada giusta ed esaudirlo, basta non fermarsi di fronte alle apparenti difficolta’ (e questo, alberto ce l’ha dimostrato ogni giorno). Ho capito anche che per non farsi sabotare dalla mente e restare quindi in superficie, bisogna guardare e affrontare la realtà con gli occhi del cuore e cercare sempre la mano di qualcuno che ci vuole bene. E’ la condivisione che genera energia, entusiasmo e forza!
Sinceramente il risultato di quest’esperienza è andato oltre ogni aspettativa.. Fin dall’inizio per me è stato normale pensare che se alberto non poteva usare le proprie gambe avremmo dovuto cercare un altro mezzo, che se le persone disponibili non fossero bastate avremmo dovuto trovare il modo di cercarne altre (lo abbiamo fatto tramite appelli sul giornale e alla radio), che se avesse piovuto tutti i giorni (le previsioni meteo erano nefaste!) avremmo dovuto ben attrezzarci, che avremmo sicuramente incontrato delle difficoltà.. ma ero certa del fatto che insieme, e con la forza della condivisione, avremmo superato tutto. Vedendo però le reazioni di chi ha viaggiato con noi, leggendo i numerosi sms, le testimonianze su facebook e le telefonate ricevute, è stato molto evidente come non sia così per tutti, che tante persone hanno bisogno di credere di più, hanno bisogno di esempi per essere spronate, hanno bisogno di tornare in contatto con le proprie emozioni e, soprattutto, hanno bisogno di una parola chiave importantissima che sia chiama CONDIVISIONE. Alberto ha sempre ripetuto che ‘se la diversità viene condivisa è fonte di arricchimento per tutti’. Così, questo viaggio non è stato solo il cammino di santiago ..è diventato il NOSTRO viaggio, il viaggio di tutti coloro che si sono lasciati trasportare da questa meravigliosa energia, di quelli che si sono lasciati coinvolgere e che in questo modo hanno camminato al nostro fianco. I cuori erano allineati sulla stessa frequenza e non posso non ricordare l’amore di mia sorella valentina che pubblicava le interviste radio sulla mia pagina facebook..gli scritti intensi di michela.. ilaria e mamma carla che hanno accudito la mia casa come fosse la mia stessa persona.. le inaspettate testimonianze di commozione di roberto, marzio.. i messaggi pieni d’amore della mia carissima amica doriana..gabriela che non sentivo da mesi.. e tantissimi altri ancora. Insomma, mentre ero in viaggio mi sembrava tutto scontato, oggi no.
Insieme ad alberto è stato più volte sottolineato che il vero cammino inizia adesso e io lo voglio dire a gran voce, per fare in modo che concretamente qualcosa si muova, che i pensieri di tanti possano trasformarsi in azioni anche attraverso piccoli ‘passi’ concreti, per trasformare tutte le singole voci che hanno condiviso questa esperienza in un grande coro che contagi sempre più persone a stare insieme, in pieno contatto attraverso il cuore e l’anima!
Concludo con due comunicazioni importanti.. La prima è che organizzeremo a breve, aperte a tutti, delle camminate domenicali sul nostro appennino con alberto e la mitica joelette.. la seconda è che a casa barberino ci sarà una grande festa! Appena possibile condivideremo gioie, emozioni e racconti di questa meravigliosa macchina che ha appena acceso il motore.. chiunque voglia salire a bordo, sarà il benvenuto, vi aspettiamo!!
Mi avete fatto brillare attraverso ogni vostro singolo pensiero e devo ringraziarvi tutti perché oggi mi sento una persona migliore. Sono felice..
Ada
LA FELICITÀ È UN AFFIORARE INTERIORE, È UN RISVEGLIO DELLE TUE ENERGIE, È UN RISVEGLIO DELLA TUA ANIMA..(OSHO)
Nel fine settimana Alberto è giunto a Santiago e gli ultimi 800 metri del percorso ha deciso di farli a piedi. La soddisfazione del gruppo per aver raggiunto la meta, dopo diversi giorni di maltempo, è stata davvero enorme. La comitiva però non si è fermata raggiungendo anche l’ultima tappa fissata: Finisterre, un comune spagnolo situato nella comunità autonoma della Galizia. La tradizione vuole che i pellegrini qui compiano un bagno nell’oceano in segno di purificazione, brucino un indumento indossato durante il cammino stesso e infine raccolgano una delle conchiglie (simbolo che segna il cammino a partire da Roncisvalle) che si trovano su una spiaggia a prova dell’avvenuto pellegrinaggio.
Stiamo bene – spiega Alberto Carenzi in diretta su Radio Sound – siamo a Finisterre, ultima tappa del nostro viaggio. Abbiamo visitato il Faro e anche in questo caso ho fatto un tratto di percorso a piedi. Ieri sera abbiamo festeggiato a cena con il gruppo il raggiungimento della meta prevista. Oggi giornata di vacanza al mare, poi in serata torneremo a Santiago e poi domani è previsto il rientro a Piacenza. E’ stata una esperienza fantastica e non posso che dire… olè… per aver realizzato il mio sogno con splendidi compagni di viaggio!“.
10 maggio 2012
Questa mattina Alberto Carenzi, durante il collegamento in diretta radio, ha parlato dell’esperienza salutando chi lo sta accompagnando da diversi giorni sotto la pioggia e tra i sentieri pieni di fango. Oggi però niente brutto tempo fortunatamente per il gruppo che deve percorrere la tappa più lunga, ben 30 km per giungere a Santiago entro sabato sera. Parte di questo tragitto Alberto ha scelto di farlo camminando per essere ancora più coinvolto nel pellegrinaggio. Lo ha spiegato bene chiudendo il collegamento radio con questa frase “Come faceva la nota canzone…se non cammino…non vale!”
Siamo giunti a Ribadiso che dista da Santiago circa 40 km. Finalmente e’ uscito il sole! Sono ben due giorni che non piove e ce lo stiamo gustando al meglio. Ad oggi ci hanno salutato quattro compagni di viaggio che sono rientrati in Italia (Monica, Elisa, Andrea, Luca) ed e’ arrivata la new entry Barbara da Padova.. ormai siamo un gruppo super affiatato ed organizzato, quindi, affrontare anche le situazioni piu’ difficoltose con la joelette, non ci preoccupa piu’! Giorno per giorno camminiamo in mezzo a tutte le difficolta’ che il Cammino presenta (fango, sassi, ripide salite, scale, strettoie, ponti e guadi) e il gruppo si consolida ancora di piu’ ingengnandosi nelle varie soluzioni. Ogni volta che viene affrontato e superato un ostacolo, crescono entusiasmo, energia positiva e soddisfazione!
La fatica si sente, gli acciacchi continuano ma questo e’ il Cammino e anche la metafora della vita..
Con grande entusiasmo ed emozione ci stiamo avvicinando alla meta e non ne vediamo l’ora!
Ci teniamo a sottolineare l’aspetto piu’ sentito da tutti che e’ la grande unicita’ che un “viaggio” come questo puo’ regalare: amicizia, solidarieta’, emozione, anima, condivisione, passione, cuore, incontro con l’altro, confronto e tanta pazienza.
Altro momento d’alta intensita’ emotiva e’ quello in cui Alberto scende dalla joelette per percorrere con le sue gambe alcuni significativi tratti di Cammino senza risparmiarsi fango, pozzanghere e pioggia! E’ un grande.
Per il momento, passo e chiudo!
Alla prossima puntata..
Ada Anselmi
9 maggio 2012
è intervenuta in diretta su Radio Sound 95, nel programma di Daniela Ferrari, Ada Anselmi, una delle organizzatrici del viaggio assieme ad Alberto Carenzi. Ha raccontato in onda che il pellegrinaggio sta continuando sotto la pioggia, quindi non sempre sono stati scelti i sentieri previsti dall’itinerario, ma a volte sono state preferite le strade asfaltate. Il morale del gruppo comunque è alto e la meta (Santiago) dista ormai 100 km (in allegato le interviste con i protagonisti del viaggio)
7 maggio 2012
Siamo arrivati a sarria (110 km da santiago) e il morale è’alle stelle perche’ abbiamo superato un tratto di cammino davvero difficoltoso. il gruppo e’molto unito e solidale, anche se la pioggia continua ad accompagnarci incessantemente ma scalfisce il nostro umore!
5 maggio 2012
Oggi 5 maggio, siamo arrivati a CEBREIRO percorrendo 15 km sotto un cielo plumbeo accompasgnati da una pioggia fitta e costante..in totale abbiamo percorso circa 55km..
Dopo un paio di giorni di cammino sono arrivati i primi acciacchi fisici: vesciche, dolori muscolari, crampi… ci sono momenti in cui alzando lo sguardo e incontrando i volti di chi trascina la joelette, sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo e vedere la vera fatica dei pellegrini..uno solo sorride sempre e infonde fiducia a tuti..Alberto. Basta una sua battuta e l’animo immediatamente si ravviva! pur nella fatica, gli occhi di tuti brillano d’entusiasmo.
A parte la dura salita verso Cebreiro che abbiamo affetuato oggi, il cammino scorre fluido e pieno di energia positiva.
La sernsazione piu’ bella e intensa e’ quella di essere veramente un Gruppo. Lo scrivo con la g maiuscola perche’ perché sembriamo amici di vecchia data mentre in realta’ siamo un insioeme di persone sconosciute che si e’ ritrovata per voler esaudire il sogno di una persona meravigliosa che e’ Alberto.
In realta’ tuti ci stiamo facendo un grande regalo a vicenda e respirare l’amore di questo progetto comune nutre davvero l’anima. Sono davvero entusiasta e sento di poter spendere le stesse parole per tutti perche’ e’ quello che continuiamo a ripeterci vicendevolmente. Viva il Cammino! Oggi alberto, per sentirsi un vero pellegrino, ha voluto percorrere i suoi 500 mt soto la pioggia con i suoi piedi! E’ un grande!
Ada – Componente del Gruppo che con Alberto sta effettuando il pellegrinaggio.
Alberto Carenzi è arrivato alla seconda tappa del suo sogno e questa mattina è stato ospite al telefono di Radio Sound. Alberto è’ un ragazzo di 37 anni di Pontenure che con 16 compagni di viaggio è in pellegrinaggio verso Santiago di Compostela, un percorso lungo e impegnativo di circa 750 km, affrontato con coraggio e allegria a dispetto della sua disabilità.
L’organizzazione del viaggio è stata possibile dopo aver reperito il mezzo più adatto alla situazione. Il Circolo Anspi di Fossola, in provincia di Massa Carrara ha preso a cuore il sogno di Alberto e ha offerto gratuitamente l’utilizzo della carrozzina francese per disabili Joelette, un mezzo con una ruota sola che spinto da quattro persone e permette di percorrere percorsi insidiosi con salite e discese impegnative. “ Siamo a Villafranca del Bierzo – spiega Alberto – ed è la seconda tappa di questo splendido viaggio che vede coinvolte ben 16 persone. Nella prima tappa abbiamo trovato sia il sole che la pioggia battente, quindi direi che siamo ormai rodati per ogni situazione meteorologica. Siamo a cirza 200 km da Santiago di Compostela e il viaggio sta andando molto bene!”.
Villafranca del Bierzo è un comune spagnolo di 3.481 abitanti situato nella provincia di León, comunità autonoma di Castiglia e Leónposto all’altitudine di 540 metri s.l.m. alla confluenza dei fiumi Burbia e Valcarce nella comarca di El Bierzo a 23 km da Ponferrada, capoluogo della stessa. È detta la “perla del Bierzo” o la “piccola Compostela” in quanto, essendo una delle ultime tappe del Camino Francés, la sua chiesa di Santiago godeva di un particolare privilegio: i pellegrini che, giunti a Villafranca, non erano più in grado, per essersi ammalati, di raggiungere la meta fruivano ugualmente dell’indulgenza visitando la chiesa.