Torture su animali e violenze sessuali. E’ agghiacciante il quadro di accuse per Giuseppe Genta, 53enne, veterinario e titolare di due cliniche della Valtidone e dell’Oltrepò Pavese, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare dalla procura della Repubblica di Voghera, che ha disposto gli arresti domiciliari per il medico. Di seguito alcuni stralci tratti dal rapporto del Pubblico Ministero Ilaria Perinu, sostituto procuratore a Voghera.
«Giuseppe Genta avrebbe cagionato la morte di svariati animali che chiudeva per crudeltà, e comunque senza necessità, dentro sacchetti della spazzatura, o animali terminali che chiudeva direttamente nel congelatore, effettuato interventi chirurgici con dosi insufficienti di anestesia, […] sopprimendo animali terminali senza somministrare preventivamente la prevista anestesia e causando loro ulteriori sofferenze, dando calci a gatti o lanciandoli contro i muri, […] sottoposto le dipendenti ad atti di violenza fisica e psicologica, nonché a trattamenti umilianti anche a sfondo sessuale, denigranti e vessatori, diffamandole dinanzi a molti clienti, costringendole ad assistere alle condotte di sevizie, maltrattamento e uccisione di animali, cosi determinando una situazione di abituale sofferenza».
I controlli nelle due cliniche veterinarie sono avvenuti nella prima mattina di ieri e hanno visto impegnati i carabinieri di Santa Maria, affiancati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile di Stradella, del Nas di Cremona e dalla Forestale di Zavattarello.