Giovedì 10 maggio parte “RACCONTARE LA REALTA’, il realismo nella letteratura” il nuovo ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano di Piacenza dedicato all’annoso e sempre attuale problema del difficile rapporto tra realismo e letteratura. E’ possibile tradurre in parole l’esperienza vissuta? Cosa si perde nel testo scritto? Cosa si guadagna? Ha ancora senso, a fronte degli agguerriti media odierni, demandare alla letteratura il compito di rappresentare il reale? Gli incontri cercheranno di dare risposta a queste domande, anche attraverso l’analisi di tre esempi significativi di romanzi realisti della produzione italiana contemporanea.
Il relatore, Salvatore Mortilla, docente di lettere e storia dell’arte nella città di Piacenza, terrà un ciclo di lezioni, articolato in 4 incontri: il primo, di natura introduttiva, sarà dedicato ad una ricognizione generale sul rapporto tra realismo e letteratura nella produzione letteraria novecentesca. Le successive tre lezioni saranno di tipo monografico: ciascuna sarà dedicata ad un romanzo realista italiano del ‘900. L’analisi muoverà i suoi passi dal realismo degli anni ’30, per poi prendere in esame la stagione neorealista e concludere con un riferimento al così detto New Italian Realism degli anni 2000.
Il programma sarà così articolato:
Giovedì 10 Maggio, ore 17.30
Realtà distorte ovvero tradurre l’esperienza in scrittura
Giovedì 17 Maggio, ore 17.30
Alberto Moravia, Gli Indifferenti, 1929
Giovedì 24 Maggio, ore 17.30
Vasco Pratolini, Cronache di poveri amanti, 1947
Giovedì 31 Maggio, ore 17.30
Niccolò Ammaniti, Come dio comanda, 2006