Nel fine settimana ritorna l’appuntamento con “The Abbots Way”, la gara podistica ultra trail più lunga d’Italia organizzata dall’associazione piacentina Lupi d’Appennino sulla Via degli Abati con partenza da Pontremoli a arrivo a Bobbio. La manifestazione che si snoda lungo il percorso storico della Via degli Abati, scoperto di recente da Giovanni Magistretti, è in programma sabato 5 e domenica 6 maggio; con il motto “Per Aspera a Astra”, il celebre percorso di 125 chilometri, e 5500 metri di dislivello positivo, ha visto durante la scorsa edizione l’iscrizione di 380 persone.
“Il tratto di strada della Via degli Abati – ha commentato l’assessore alla Cultura, al Turismo e allo Sport della Provincia di Piacenza Maurizio Parma – è ricchissimo di storia e tradizione; ogni anno la manifestazione podistica accoglie un numero crescente di persone. L’edizione 2012 dell’Abbots Way era stata presentata ufficialmente in febbraio sul palcoscenico di FieraMilano, in occasione della partecipazione piacentina alla Borsa internazionale del Turismo, segno della crescita della risonanza dell’evento. L’Amministrazione provinciale è particolarmente impegnata nella valorizzazione e nella ricerca dei percorsi e degli itinerari turistici, culturali e religiosi: basti pensare agli sforzi messi in campo per la richiesta di riconoscimento del percorso di San Colombano tra i Cammini d’Europa. La Via degli Abati, in questo senso, rappresenta un consolidato punto di arrivo, oltre che un punto di forza per il nostro territorio”.
Tra le novità di quest’anno l’introduzione della tappa unica per tutti. Tre le forme di partecipazione: Single (singolo iscritto), Twin team (staffetta 2 persone) ed Express Team (staffetta 4 persone).
Quest’ultima formula rappresenta la grande novità dell’edizione 2012 dell’Abbots Way: si correrà in staffetta da 4 sempre in tappa unica, partendo da Pontremoli verso Bobbio senza fermate (con 32 ore di tempo massimo). I componenti del Twin Team, invece, saranno chiamati a formare un team che, dandosi il cambio a piacimento, dovrà percorrere almeno 60 chilometri a testa. Questo significa che si potranno percorrere 60+60 oppure alternati 30+30+30+30 o 30+60+30; rimarrà invariato lo svolgimento della corsa nelle frazioni attraversate. I punti intermedi saranno Borgotaro, Bardi e Farini. Non ci sarà più la due giorni neanche per i singoli: verrà introdotta la tappa unica per tutti; invariato il punto cambio a Bardi, dove gli atleti potranno sostare per sostituire gli indumenti.
Obiettivo primario dell’evento sovraregionale è di far rivivere i sentieri che un tempo furono percorsi dagli abati e dallo stesso San Colombano. Una gara ardua, quindi, che tra pagine di storia, sentieri, carraie e strade battute coinvolge centri abitati e zone più selvagge. Il percorso è tipicamente appenninico e attraversa quattro vallate piacentine e parmensi: la Valtaro, la Valceno, la Valnure e la Valtrebbia, da Pontremoli a Bobbio, passando per Bardi. E proprio parlando di Bardi qui, sulla seconda parte del percorso, è prevista una variante: i partecipanti si sposteranno su un sentiero in salita verso il monte Lama, al confine tra le due province del ducato, per raggiungere 1350 metri di altitudine e scendere poi verso Bruzzi.
L’evento è organizzato dall’associazione piacentina Lupi d’Appennino, presieduta da Elio Piccoli, affiancato dal vicepresidente Armando Rigolli; sarà gara qualificante 2013 per la Western States Endurance Run100 Miles California, la più famosa e storica corsa trail al mondo, e per l’Ultra Trail du Mont Blanc.