“E’ una scelta coraggiosa del sindaco Roberto Reggi”. Cosi’ Matteo Renzi, ha commentato a Piacenza – arrivato a sostenere il candidato del Pd, Paolo Dosi – l’intitolazione di un giardino pubblico della città a Giorgio La Pira, storico primo cittadino fiorentino.
“Perché aver voluto dedicare un’area verde ad un politico, oggi, può sembrare quasi una provocazione, ma invece è una cosa molto bella. Giorgio La Pira è stato un punto di riferimento per tanti, è stato – come è successo a molti grandi – più contestato in vita che dopo morto, credo che quello che l’amministrazione ha voluto fare con questa intitolazione è stato di dare un segnale alle nuove generazioni, un messaggio, che non tutti i politici sono uguali e si comportano male, ma ce ne sono tantissimi che fanno bene il loro dovere. Il valore che andrebbe recuperato oggi dell’operato di Giorgio La Pira? Il sapere tenere insieme la grandezza degli ideali con la concretezza del giorno dopo giorno. Portava la tazza di latte ai bambini nelle scuole e contemporaneamente organizzava il convegno di tutti i sindaci d’Italia. Questo senso debbono recuperare i sindaci, non si possono fare grandi discorsi e poi non rendersi conto del dolore di una famiglia di un cassintegrato, ma anche dei piccoli problemi quotidiani’.
IMU E LEGA NORD – “I sindaci leghisti sanno benissimo che l’Imu è un’imposta voluta dalla Lega Nord con Calderoli”. E’ la risposta del sindaco di Firenze, Matteo Renzi a chi gli chiedeva se avesse aderito o meno alla “rivolta fiscale” proposta dal Carroccio.
“Oggi sono in campagna elettorale e quindi hanno bisogno di cancellare ciò che è accaduto in passato, con le note vicende del finanziamento pubblico e pensano di fare una battaglia demagogica” ha spiegato Renzi, che ha poi ribadito: “L’Imu è una tassa che non va bene per come è stata impostata ma, diciamo la verità, è stata voluto dall’ex ministro Calderoli”.
CRITICHE A MINISTRO DELL’INTERNO – Il primo cittadino di Firenze non ha poi mancato di criticare anche il governo, in particolare il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri: “con tono più da maestrina che non da rappresentante delle istituzioni, ricorda che i sindaci indossano la fascia tricolore. Non abbiamo bisogno di lei per saperlo, cara ministro”. Queste le sue parole, prima scritte sul Facebook personale e in seguito ribadite nella Primogenita: “Ce lo ricordano i cittadini ipertassati che però non vedono i tagli della spesa pubblica centrale. Ce lo ricordano le aziende non pagate per il patto di stupidità ma immediatamente tartassate da Equitalia se loro non pagano – ha proseguito il sindaco di Firenze – ce lo ricordano le persone che ci hanno democraticamente elette e cui dobbiamo chiedere imposte chiamate municipali ma che finiscono a Roma”.
“Ci faccia una cortesia, signora ministro: inizi a tagliare le spese del ministero dell’Interno proporzionalmente quanto hanno fatto in questi anni i comuni. Venga dopo a darci lezioni, se proprio le avanza tempo”, ha concluso Renzi.
IL COMMENTO SU DELIO ROSSI – Infine non è mancato anche un commento sull’episodio che ha visto ieri sera protagonista l’allenatore della Fiorentina, Delio Rossi, poi esonerato: “L’allenatore ha ovviamente sbagliato e credo che la Fiorentina abbia fatto molto bene a segnare immediatamente un elemento di distacco, il presidente ha fatto bene ad esonerare Delio Rossi”.