L’unificazione del 118 al centro dell’incontro tra i candidati sindaco e i responsabili del 118 stessi affiancati da un gruppo di cittadini che si battono per una razionale gestione del servizio. Maria Rita Califano portavoce del comitato spiega come il desiderio maggiore in questo momento sia uno studio, una ricerca sui dati del 118 attuale e su ciò che potrebbe avvenire in caso di unificazione. “Ci aspettiamo che chi prenderà in mano l’amministrazione della città, si renda conto delle difficoltà che il progetto della Regione potrebbe causare. Conoscendo la realtà di Piacenza sappiamo che l’accorpamento non sarebbe indolore”.
Tansini (Pensionati): “La Regione non ci tiene in considerazione, ovvio che siamo contrari all’unificazione del 118, ma questo purtroppo rientra in una politica regionale di disinteresse nei confronti di Piacenza”.
Paparo (Pdl): “Nel caso io venissi eletto, mi batterò con forza perché questo accorpamento non venga concretizzato”.
Lupi (in rappresentanza di Polledri della Lega Nord): “Indipendentemente dalle normative europee il servizio deve essere localizzato. Per parlare di modi operativi differenti sarebbe necessario informarsi sui reali contorni del progetto e questa conoscenza oggi non c’è”. E’ necessario approfondire questa riforma per non rischiare di effettuare il classico salto nel buio”.
Dosi (Pd): “La contrarietà a questo accorpamento è dovuta anche all’aspetto tecnologico. La nostra tecnologia e la collaborazione con il settore del volontariato sono uniche a livello regionale e di questo si deve tenere conto in vista di una possibile unificazione. Errani aveva già dichiarato comunque che in ogni caso qualsiasi decisione sarà presa di concerto con gli addetti ai lavori. E’ necessario dialogare anche con le altre città interessate, Reggio Emilia e Parma. Nel caso si dovesse per forza andare verso l’unificazione ci batteremo perché Piacenza sia il centro di questa area vasta”.
Quagliaroli (Movimento 5 Stelle): “L’accorpamento non va fatto in primis perché non conosciamo i contorni precisi di questa riforma. E’ necessario poi che qualsiasi cambiamento venga effettuato collaborando con gli addetti ai lavori”.
Solenghi (Piacenza Bene Comune): “Sono sposato con una operatrice quindi conosco la realtà. Sarebbe un impoverimento, un taglio ad una delle nostre più grandi eccellenze. Il volontariato è una realtà radicata che deve essere salvaguardata”.
Gallini (Udc): “Viviamo un momento in cui i tagli dovranno essere attuati, ma si deve essere ragionevoli nell’applicarli. Il 118 non deve essere interessato dalla politica del risparmio. Anche il fatto di pretendere Piacenza come centro dell’area vasta non è sufficiente. Piacenza deve mantenere la propria individualità”.