Un cartellone dedicato ai giovani artisti, alle scuole di teatro, a laboratori e azioni teatrali, insieme ad esperienze di residenza artistica. E’ PRE/VISIONI, che si articola tra maggio e giugno 2012 come conclusione della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2011/2012 del Teatro Municipale di Piacenza organizzata da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma e Enìa.
Ormai archiviata con successo la programmazione di Prosa, Altri Percorsi e Teatro Danza, è quindi il momento dei “giovani” grazie a questo progetto, nato nel 2006/2007 all’interno di Altri Percorsi (il cartellone dedicato alla ricerca e all’innovazione della Stagione di Prosa “Tre per Te”) e realizzato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito di “InFormazione Teatrale”.
Esperienze diverse per contenuti, modalità e linguaggi. Ma caratterizzate dalla stessa freschezza e dalla capacità di parlare, con il linguaggio del teatro, in particolare ai giovani e a chi si occupa di esperienze della scena: occasione preziosa di confronto ed incontro con il pubblico.
La parte più corposa del cartellone è quella dedicata agli spettacoli, in programma al Teatro Comunale Filodrammatici con inizio delle rappresentazioni alle ore 21 (biglietto unico euro 5 con posto numerato, prevendita da mercoledì 2 maggio presso la biglietteria di Teatro Gioco Vita).
Si inizia sabato 5 maggio con “Pink, me and the roses” di Codice Ivan. Spettacolo vincitore dell’edizione 2009 del Premio Scenario, questo lavoro è frutto di drammaturgia collettiva di questa compagnia che è luogo di incontro di formazioni e sensibilità artistiche diverse. Lo spettacolo indaga l’idea di limite, si domanda cosa sta dentro e cosa fuori dalla finzione scenica e partendo dalle “difficoltà” di una messa in scena vuole parlare, anche e forse soprattutto, delle difficoltà che viviamo quotidianamente nella comunicazione interpersonale e di quanto sia complesso essere autentici.
«Pink, Me & The Roses – spiegano gli artisti di Codice Ivan – è un decadimento. Tutto sembra tendere al basso, distruggersi e ricomporsi in un gioco apparentemente senza storia. Ma Pink, Me & The Roses è anche e soprattutto un palloncino che esplode, il tutto che procede, comunque, a strattoni e per continui inceppi, in un dispositivo in cui l’errore è inevitabile e accettato come tale. Il making off, il processo, irrompe in una scena essenziale: pochi oggetti, pochi colori, poco spazio e ben marcato, in cui comunque, ancora una volta, si tenta di costruire l’ennesima finzione; ma siamo oltre la narrazione, e l’inganno non regge più».
Sabato 19 maggio ritorna a Piacenza un gruppo che abbiamo già avuto modo di vedere negli anni scorsi al Teatro Comunale Filodrammatici: Riserva Canini Teatro, compagnia che dal 2004 opera tra Firenze e Milano e che sotto la direzione artistica di Marco Ferro e Valeria Sacco affianca l’elaborazione di una drammaturgia originale allo studio e alla ricerca nel campo della figura e dell’animazione. Metterà in scena il nuovo spettacolo “Talita Kum”, nato nella nostra città dove è stato realizzato grazie all’ospitalità di Teatro Gioco Vita.
Protagonista un’attrice sola, con una marionetta a taglia umana da lei stessa animata. Ma la marionetta abbandonata fra le braccia del marionettista ad un tratto si sveglia, e si scopre essere una creatura umana, che respira, guarda, vive. E, seguendo la storia, in questo suo interrogarsi sulla vera natura dei due protagonisti, il pubblico si trova a mettere in discussione il concetto stesso di vita. «”Talita Kum” – spiegano Valeria Sacco e Marco Ferro – nasce da una visione, complessa e insieme lineare, come lo sono certi sogni del pomeriggio. È uno spettacolo che non ha parole, ma una storia c’è. E noi le abbiamo dato vita seguendo la rotta di un viaggio che molto assomiglia a una febbre, a un mancamento, a uno di quei momenti in cui le energie si esauriscono e si confondono dentro i nostri incomprensibili confini».
Giovedì 24 e venerdì 25 maggio il cartellone presenta la Società Filodrammatica Piacentina che con la sua Scuola di Perfezionamento Teatrale è ormai da quattro anni tra i protagonisti di Pre/Visioni. Dopo i progetti con Laura Pasetti (2009), Carmelo Rifici (2010) e Agnese Cornelio (2011), questa volta il gruppo piacentino presenta l’esito di un articolato lavoro teatrale curato da Leo Muscato: “Troiane – o ciò che resta di una guerra”, che vede la partecipazione straordinaria di Mariangela Granelli.
«”Troiane” – sono le parole del regista Leo Muscato – è una delle prime opere contro la guerra scritte nella storia dell’umanità. Solitamente la storia delle guerre la scrivono i vincitori, e questi non ci risparmiano le eroiche gesta di chi ha combattuto per la causa comune. Ma questa storia è diversa, l’ha scritta un vincitore che dà voce ai vinti; e ce li mostra in un momento in cui subiscono delle atrocità. Euripide ci porta in un calvario: delle stazioni collegate fra loro dalla presenza costante di Ecuba, una vecchia regina prostrata che urla in tutti i modi il suo lamento. Il testo è zeppo di immagini strazianti con le quali Euripide pronuncia una condanna senz’appello alla disumanità di ogni guerra. Spero che questo laboratorio su Euripide ci dia la possibilità di riflettere, ancora una volta, sull’assurdità dei conflitti armati ancora tragicamente attuali in molte parti del mondo. Chi fa teatro pone domande. Se un popolo elegge un rappresentante, e quel rappresentante dichiara una guerra, significa che quella guerra l’ha voluta il popolo?».
Gli ultimi appuntamenti al Teatro Comunale Filodrammatici vedranno protagonisti gli studenti del Liceo “Gioia” di Piacenza che presentano gli esiti di due laboratori.
Mercoledì 30 maggio sarà in scena la classe III Classico A con i due atti unici “Zanni e l’anello della discordia” e “L’amore non è bello se non è litigarello”, creazioni collettive degli studenti con la supervisione artistica di Nicola Cavallari, che con i ragazzi ha condotto durante l’anno scolastico un laboratorio teatrale sulla Commedia dell’Arte.
Si tratta di due canovacci scritti dalla classe a partire da un’originale rielaborazione di fatti legati alla storia locale.
“Zanni e l’anello della discordia – Ovvero Come Piacenza resistette alla guerra franco prussiana” cerca di rispondere ad alcune domande tra il serio e il faceto: chi ha rubato l’anello della regina Carla X? Riuscirà il povero Zanni a sventare l’imminente pericolo e a recuperare l’anello della sua regina? Angelica e Clelio coroneranno il loro sogno di nozze o verranno arruolati nell’ esercito piacentino da Napoleone e Lafayette? Bisogna sbrogliare tutte queste matasse in fretta perché i re e le regine straniere stanno per attaccare Piacenza. Forse, per stessa ammissione dei personaggi, le date e i fatti non rispondono ad una verità storica, ma sicuramente ad una esilarante verità teatrale.
“L’amore non è bello se non è litigarello” racconta di Ferdinando I Borbone, duca di Parma e Piacenza, uomo abulico, complessato, bigotto e succube della volontà altrui che mutò la politica filo-francese del padre dopo il proprio matrimonio e si rivolse verso Vienna, dove regnava la suocera. Ma come si arrivò al matrimonio tra Ferdinando I Borbone e Maria Amalia D’Asburgo, tanto nefasto per Piacenza? Tra debiti di corte, servi innamorati, suocere arriviste, cuoche-fattucchiere, seduttori senza scrupoli e l’immancabile pettegola di turno, lo spettacolo ve lo svelerà alla maniera dei comici dell’arte.
Martedì 12 giugno la classe IV Classico A presenterà “La dodicesima notte… amori e sogni”, da William Shakespeare, drammaturgia, regia e scene di Valentina Escobar, che con gli studenti ha realizzato un laboratorio teatrale che prosegue l’esperienza del Progetto Shakespeare già proposto nella passata stagione al Liceo “Gioia” con “Antonio e Cleopatra… passioni e poesie”.
Lo spettacolo è tratto dall’affascinante commedia shakespeariana di natura esotica, filosofica e al tempo stesso ironica, favolistica, poetica e intrigante, attraente specchio della vita e del teatro, dei desideri, della fantasia, delle passioni, dei sogni e della realtà, capace di appassionare il pubblico e i più grandi interpreti teatrali e cinematografici.
Spiccheranno quindi anche riferimenti al film Shakespeare in love e alla versione cinematografica di Trevor Nun. Siamo in Illiria, il Teatro, il luogo delle speranze, dei sogni e delle poesie: il Duca Orsino è perdutamente innamorato della bella Olivia, l’affascinante nipote di Tobia, l’incantevole diva, la quale pur conoscendo i sentimenti del giovane continua a vivere nelle sue stanze protetta dal velo di Maya, versando lacrime come se esse potessero ridare la vita all’amato fratello.
E ancora, all’Officina delle Ombre, nel cartellone di PRE/VISIONI saranno presentati gli Studi finali del I Laboratorio internazionale “L’arte immateriale” che Teatro Gioco Vita realizzerà a partire dal 14 maggio con la partecipazione di marionettisti, attori, tecnici, scenografi e registi provenienti da Italia, Giappone, Canada, Brasile, Stati Uniti, Francia, Finlandia e Grecia che lavoreranno sul tema della sagoma, infaticabile sforzo dell’uomo di fissare l’ombra corporea in una sua sintesi bidimensionale, nel suo doppio, nel suo simulacro.
Venerdì 1° giugno alle ore 18 è in programma “Il simulacro dell’ombra – esplorazioni tra arte, fumetto, grafica e illustrazione”, appuntamento durante il quale i partecipanti al laboratorio curato da Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari presenteranno le conclusioni di un percorso formativo che li avrà portati a indagare e interrogarsi su tutti gli aspetti tecnici, linguistici ed espressivi legati all’oggetto-sagoma e a tutte le implicazioni che lo rendono coerente a un trasformato dispositivo di proiezione d’ombre e alle complesse esigenze della drammaturgia contemporanea.
Per assistere agli studi all’Officina delle Ombre, ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria data la limitazione di pubblico (prenotazione da effettuare contattando la biglietteria di Teatro Gioco Vita).
Nell’ambito di PRE/VISIONI anche la residenza artistica presso Teatro Gioco Vita della Compagnia Diurni e Notturni e l’edizione 2012 del laboratorio teatrale curato da Lucia Vasini e Diego Bragonzi Bignami con un gruppo di ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza.
Un lavoro laboratoriale avviato nel 2004 e cresciuto in questi anni diventando un’ormai consolidata esperienza artistica, che ha portato tra l’altro alla costituzione nel 2006 della Compagnia Diurni e Notturni. Il laboratorio teatrale 2012 costituisce un’ulteriore fase di una ricerca che il gruppo persegue fin dagli inizi, dove la parola, la musica e l’improvvisazione interagiscono in un originale “gioco teatrale”. Il progetto è realizzato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il Dipartimento di Salute Mentale di Piacenza e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
I biglietti per gli spettacoli di PRE/VISIONI al Teatro Comunale Filodrammatici (5 euro, posto unico numerato) sono in vendita a partire da mercoledì 2 maggio presso la Biglietteria di Teatro Gioco Vita in Via San Siro 9, aperta dal martedì al giovedì ore 14-17. Nelle giornate di spettacolo la biglietteria è attiva al Teatro Comunale Filodrammatici in Via Santa Franca 33 a partire dalle ore 19.
Per assistere agli Studi “Il simulacro dell’ombra” venerdì 1° giugno all’Officina delle Ombre in Via Fulgonio 7 l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria, da effettuare contattando la Biglietteria di Teatro Gioco Vita (telefono 0523-315578 dal martedì al giovedì ore 14-17).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione
Biglietteria e promozione pubblico
tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it.