“La stampa vive sul gossip, non ce lo meritiamo, sembra tutto orchestrato a dovere”. E’ questa l’introduzione del segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani, all’incontro al quale ha preso parte l’ex ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli.
E nella sala piena del Park Hotel il ‘leit motiv’ del complotto è sembrato essere apprezzato dai tanti militanti che sono accorsi all’appuntamento, organizzato per sostenere il candidato sindaco Massimo Polledri.
Ma come logico la scena, almeno inzialmente è stata rubata tutta da Roberto Calderoli, incalzato dai giornalisti proprio sulle inchieste che vedono coinvolti numerosi leghisti, non solo nel piacentino ma anche a livello regionale e nazionale (da ultimi due nuovi indagati a Bologna per presunti falsi su spese elettorali e la chiamata del parlamentare Gianluca Pini per un interrogatorio in Procura a Forlì).
“Le inchieste di questo periodo mi sembrano una bomba a orologeria” è il chiaro pensiero espresso dall’ ex ministro per la Semplificazione, che ha risposto così a chi gli chiedeva se nella Lega Nord fosse in atto un’emorragia, precisando: “Credo che qualunque momento vada bene per accertare la verità, per indagare, per lasciare svolgere il lavoro ai magistrati ma quando questo capita a una settimana dal voto questo mi rattrista. Non vedo cosa sarebbe cambiato nel farle una settimana dopo”.
Sulle vicende che lo vedono coinvolto direttamente, invece, per l’affitto della sua casa romana ha risposto: “Ho tenuto una riunione con ottocento militanti della bergamasca, rassegnando le mie dimissioni davanti al presidente Umberto Bossi e al triumvirato. Cosa che persino l’Eco di Bergamo, che non sta sicuramente dalla nostra parte, ha considerato una ‘standing ovation’ a mio favore”.
Il triumviro della Lega ha poi risposto sull’onda di antipolitica che scuote il paese: “Fa paura nel senso che non è sufficiente dire di no” che ha poi precisato come “noi crediamo nella strada che abbiamo sempre intrapreso, nella Lega di lotta e anche di proposta ovvero dire di no alle cose che non vanno bene ma anche tutte quelle proposte che noi abbiamo fatto, raccogliendo firme per iniziative di leggi popolari, come ricetta alternativa a quello che sta proponendo il Governo Monti” ha concluso Calderoli.
Non è mancata, infine, anche una piccola gag alla Calderoli, nel rispondere ai giornalisti sulla ‘rivolta fiscale’ avviata dalla Lega Nord, storpiando il nome del presidente dell’Udc Pierferdinando Casini: “Qualcuno ha detto che è da irresponsabili proporre una cosa del genere. Mi sembra che sia Casorni o Casini… a me sembra da irresponsabili aver votato la reintroduzione della tassa sulla prima casa. E’ un bene, una cosa cara che non dà reddito e quindi impossibile da tassare” ha chiosato l’ex ministro.