Treccia di pane made in Piacenza
\”Valorizziamo il nostro sistema\”

“La chiamavano arte bianca un tempo. Il pane è un grande alimento, è il cibo primigenio, è il segno dell’amicizia, della comunione e del legame….è il cibo che si spezza a tavola. Gli altri alimenti passano… il pane resta”. E grazie alla collaborazione tra le principali associazioni piacentine i cittadini potranno finalmente assaporare un pane interamente piacentino, presentato questa mattina alla Camera di Commercio.
Piacentini i campi su cui viene prodotto il grano, piacentini il Consorzio Agrario e il Mulino che lo raccolgono e trasformano, ma piacentini anche i fornai, i panettieri e il disciplinare di produzione. Insomma una filiera agricola tutta piacentina grazie al quale i consumatori potranno finalmente gustare il famoso pane della tradizione.

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La  forma simbolo di questa arte bianca sarà la treccia piacentina… quella treccia che ci ricorda i sapori e i profumi antichi delle nostre campagne, le merende nelle osterie, la colazione nell’aia e la convivialità che nella frenesia di questo tempo sembra solo un lontano ricordo.

Ma con questa sinergia le associazioni piacentine Coldiretti, Confindustria, Libera Artigiani, Upa Federimpresa, Unione Commercianti con  il Consorzio Agrario Provinciale, il Mulino Dallagiovanna, l’ Associazione Panificatori, grazie al sostegno della Camera di Commercio, intendono riportare sulle nostre tavole un pane solo piacentino in tutti i suoi passaggi.

“L’obiettivo – sottolineano in modo unanime i presidenti delle organizzazioni protagoniste – è valorizzare, attraverso questo alimento base della dieta mediterannea, il nostro territorio e tutte le aziende che nella nostra provincia operano e lavorano. Attraverso questo progetto intendiamo, innanzitutto, ridare reddito a tutti gli attori della filiera, nell’interesse del consumatore e dell’intero sistema piacentino”.

Questo pane è il risultato di una “filiera agricola tutta piacentina” e sarà certificato e identificabile, affinchè i cittadini possano riconoscerlo e acquistarlo nelle panetterie che esporranno il logo del pane piacentino.
Elisabetta Montesissa di Coldiretti ha spiegato: “Questo progetto è frutto di 10 mesi di lavoro, con un prodotto interamente piacentino. Sono piacentini i campi e il grano, piacentini il consorzio e il mulino, i panificatori e le rivendite. Anche i sacchetti in cui viene venduto, sono piacentini. Abbiamo deciso di fissare un giusto reddito da subito, per dare a tutti il giusto riconoscimento. Il pane, nella forma classica della treccia, sarà prodotto da 9 panificatori, con 46 rivendite sul territorio piacentino, a 3 euro e 50 al chilo”.

Tra i protagonisti del progetto il Molino Dallagiovanna, rappresentato da Sabrina Dallagiovanna: “La nostra e’ un’azienda sul territorio – ha affermato – da 180 anni, sappiamo come e dove il grano viene coltivato, sappiamo come trattare il cereale per riuscire a confezionare un pane fragrante come quello di una volta, buono anche il giorno dopo”.