Grande attesa per il debutto piacentino del dramma giocoso in un atto di Giuseppe Nicolini Le due gemelle, che si terrà domani sera sabato 28 aprile alle ore 20,30 presso il Teatro Municipale di Piacenza.
Lo spettacolo, frutto di una stretta collaborazione tra la Fondazione Teatri ed il Conservatorio Nicolini, rientra nelle celebrazioni per i 250 anni dalla nascita del compositore piacentino.
“Per i 250 anni dalla nascita del compositore piacentino Giuseppe Nicolini, il Conservatorio che proprio a lui si intitola, – spiega il direttore Fabrizio Dorsi- dopo aver allestito Il geloso sincerato (2004) e L’amor mugnaio (2007), mette in scena per la prima volta in tempi moderni un’altra sua partitura operistica: Le due gemelle, un lavoro di genere comico il cui manoscritto è conservato a Bruxelles. Nicolini si colloca nel novero di quei compositori, che occupano la scena operistica fra il tramonto di Paisiello e Cimarosa e il folgorante esordio rossiniano. Nessuno di questi autori ha lasciato musiche memorabili; purtuttavia esse non sono prive di interesse, poiché svolgono un importante ruolo di raccordo tra gli esiti degli ultimi rappresentanti della gloriosa scuola napoletana e il nuovo melodramma ottocentesco.” “In questa operazione il Conservatorio si mostra dunque nella sua quasi totalità – prosegue Dorsi- rivelandosi un centro d’attrazione non solo per il territorio piacentino. Basti pensare al cast: otto cantanti di cinque diverse nazionalità, segno a un tempo dell’internazionalizzazione del nostro istituto, ma anche della vitalità e dell’interesse che ancora oggi riscuote un genere, l’opera in musica, inconfondibilmente italiano.”
L’opera scritta nel 1808 per il teatro Valle a Roma, eseguita subito al Teatro La Pergola di Firenze si basa, secondo una trama in uso già nel Settecento, sullo scambio di persona nonché sul contrasto nobili-servi più scaltri ed intelligenti.
Protagonisti dello spettacolo saranno docenti ed allievi del Conservatorio piacentino a partire dell’Orchestra Amilcare Zanella diretta da Roberto Tolomelli, mentre la regia ed il progetto scenico sono di Maria Luisa Iotti.