Rassegna Allegro con Brio: “Suoni e colori dalla Francia”

“Suoni e colori dalla Francia” è il titolo del quarto appuntamento della rassegna cameristica Allegro con brio, promossa dalla Fondazione Teatri e dal Conservatorio “Nicolini”, che si terrà domenica 29 aprile alle ore 17 alla Sala dei Teatini. Il programma, indubbiamente suggestivo, si aprirà con il Prélude a l’après-midi d’un faune nella versione per flauto e pianoforte di Debussy del quale quest’anno ricorrono i 150 anni della nascita. In scaletta, oltre a brani di Fauré e Françaix, anche le Chansons madécasses di Ravel che insieme a La flûte enchantée da “Shéhérazade” saranno interpretate dal mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Con lei un trio di valenti musicisti, docenti al Conservatorio Nicolini, che vantano un curriculum di rispetto: Lorenzo Missaglia flauto, Marco Alpi pianoforte e Marco Decimo, violoncello.

Radio Sound

Il Prélude à l’après-midi d’un faune che nasce nel 1892 dalla suggestione di una èglogue di Stephane Mallarmé del 1876, rappresenta l’inizio di un nuovo modo di concepire la scrittura e l’idea musicale stessa con l’ingresso della sensibilità simbolista nella storia della musica. La melodia vaga è l’elemento dominante, nel quale si incarna il personaggio del fauno, intorno al quale sono proiettate le luci e le ombre del pianoforte. Il tema principale è esposto immediatamente, ripetuto tre volte. Si tratta di un disegno cromatico, discendente e ascendente, da eseguire in piano e – come specifica la partitura – «dolce ed espressivo». Le tre Chansons madécasses di Ravel sono tratte dall’omonima raccolta di poesie pubblicata da Évariste de Parny nel 1787 e ispirata ad antichi canti tradizionali del Madagascar che il poeta aveva avuto modo di ascoltare durante un soggiorno in India. Si percepisce nitidamente, la valenza sociale della musica giacché Ravel sembra sposare in pieno, nella sua partitura, i sentimenti anticolonialisti esposti un secolo e mezzo prima di lui dal poeta francese. Seconda delle tre liriche che compongono “Shéhérazade (1903) su testi tratti dall’omonima raccolta dell’amico Tristan Klingsor (pseudonimo wagneriano di Léon Leclère), La flûte enchantée presenta magiche atmosfere fiabesche influenzate non solo spiritualmente, da Debussy, e in particolare dal Pelléas et Mélisande, rappresentato a Parigi nel 1902.

Il concerto è completato dalla fascinosa Sicilienne per violoncello e pianoforte di Fauré e dal Trio per flauto pianoforte e violoncello scritto da Jean Françaix, compositore di stampo neo-classico,. Si tratta di brano di sorprendente nella modernità che richiama forme del passato ma al tempo stesso è nuovo innegabilmente calato nel presente. La musica evoca un sound popolare di un giovane modernismo dei primi del ‘900: ritmi sincopati, musica teatrale, l’esuberanza e talvolta la nostalgia tipiche dell’uomo contemporaneo.

GIUSEPPINA BRIDELLI

Nata a Piacenza nel 1986, inizia gli studi presso il Conservatorio G. Nicolini all’età di 15 anni sotto la guida di Maria Laura Groppi, e si diploma con il massimo dei voti e la lode a soli 21 anni. Nel 2007 il giovane mezzosoprano vince il Concorso Internazionale As.Li.Co. e debutta nei panni di Despina in Così fan tutte, diretta da Diego Fasolis. Finalista in importanti concorsi internazionali, come l’Hans Gabor Belvedere International Singing Competition di Vienna (2008) e il Neue Stimmen Competition (2009) dall’autunno del 2008 entra a far parte della Scuola dell’Opera Italiana. Nel 2010 al Teatro Comunale di Bologna è Idamante in Idomeneo di Mozart per la direzione di Michele Mariotti e nel 2011 è Zerlina nel Don Giovanni per la regia di Pier Luigi Pizzi e la direzione di Tamas Pal, e Tisbe ne La Cenerentola diretta da Michele Mariotti per la regia di Daniele Abbado. Nel 2010 debutta al Festival di Stresa come Fidalma nel Matrimonio segreto di Cimarosa. Ha recentemente partecipato alla tournée in Giappone del Teatro Comunale di Bologna, interpretando i ruoli di Enrichetta ne I Puritani e Mercedes in Carmen. Tra i prossimi impegni: L’italiana in Algeri (Zulma) a Bologna e L’incoronazione di Poppea (Ottavia) a Innsbruck.

LORENZO MISSAGLIA

Vincitore di concorsi internazionali, è Primo Flauto dell’Orchestra Giovanile Italiana (1978-80). Dopo aver suonato nell’Orchestra del Teatro alla Scala, è primo flauto dell’Orchestra della Toscana (1981-82), della Sinfonica della RAI di Milano (1982-85), dei Pomeriggi Musicali (1988-90). Dal 1983 collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble di Milano, che divulga ormai da un trentennio il repertorio moderno e contemporaneo, partecipando ai maggiori festival di musica contemporanea come Holland Festival di Amsterdam, Biennale Musica di Venezia, Musica nel Nostro Tempo di Milano, Autunno Musicale di Varsavia, Biennale Musica di Zagabria, Festival di Alicante, CPDMC di Madrid, Festival Cervantino (MEX), Huddersfi eld Music Festival (GB), World Music Days di Città del Messico, Theatre Winter di Tokyo, Teatro Colon di Buenos Aires, Festival MITO di Milano/Torino. Attivo anche in campo teatrale, ha accompagnato sulla scena Maddalena Crippa, Alessandro Haber, Carlo Cecchi, Antonio Albanese, Ottavia Piccolo. Ha effettuato registrazioni per Ricordi, Stradivarius, Salabert, Fonit Cetra, RAI e BBC realizzando la prima registrazione mondiale del Dom Perlimplin di Bruno Maderna. Dal 1981 insegna al Conservatorio G. Nicolini di Piacenza.

MARCO DECIMO

Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio Verdi di Milano con M. Leali, ha quindi seguito i corsi di perfezionamento tenuti da D. Shafran, Rocco Filippini e per il quartetto da Paolo Borciani. Ha suonato in Italia e all’estero sotto la direzione di Claudio Abbado, nei quartetti Borciani, Stauffer, David e l’Edison Trio e come primo violoncello dell’Orchestra da Camera Stradivari di Milano. Dal 1997 collabora con Ludovico Einaudi con cui ha realizzato 7 CD e numerose tournée in Italia, Germania (alla Filarmonica di Berlino) ed Inghilterra dove tra l’altro si è esibito alla Royal Albert Hall e al Barbican Center di Londra.

Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche. Ha inoltre collaborato con numerosi jazzisti tra cui Paolo Fresu. Nel 2001 e nel 2004 con l’ensemble Sentieri Selvaggi si è esibito al Teatro alla Scala di Milano. Nel 2002 insieme al Quartetto David è stato invitato alla Filarmonica di Berlino, e nel 2004 alla Tonhalle di Zurigo. Nel 2006 ha eseguito la prima italiana di Cello Counterpoint di Steve Reich. Dal settembre 2010 è primo violoncello ospite dell’ Orchestra Filarmonica della Scala. E’ docente di Quartetto presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza.

MARCO ALPI

Conclusi presso il Conservatorio Verdi di Milano gli studi pianistici intrapresi nella classe di pianoforte di Isa Gorini e conseguiti numerosi premi, nelle competizioni pianistiche di rito, viene maturando la formazione artistica a diretto contatto di personalità del calibro di György Sandor, Joachim Achucarro, Paul Badura-Skoda e, più di ogni altro, Sergio Fiorentino. All’impegno didattico, maturato nell’alveo culturale degli interessi individuali, e alla attività artistica in duo con M. Rogliano, Anna Maria Chiuri e Lorenzo Missaglia, affianca un’intensa attività di indagine critica volta alla rivalutazione di repertorii desueti o dimenticati tra cui quello su uno dei più interessanti compositori italiani del primo ‘900, Amilcare Zanella, di cui ha curato l’incisione di due Cd per conto della casa discografica Tactus.

E’ docente di pianoforte al Conservatorio di Piacenza, dove ha contribuito a far nascere il Dipartimento tecnologico di cui è il responsabile.