“Chi non ha paura è uno scemo”. Così il patron di Eataly Oscar Farinetti ha voluto ribadire il difficile scenario economico in cui si trova oggi l’Italia, ma che non deve spaventare gli investitori che come lui vogliono fare impresa per risollevare le sorti del paese “Economicamente noi siamo aiutati dai grossi affari che abbiamo messo in piedi all’estero, ma solo uno sprovveduto potrebbe considerare l’apertura di un nuovo punto Eataly un’avventura – commenta Farinetti – L’Italia non è in una buona condizione, ma la nostra idea punta a convincere le persone che quello che mettiamo nel nostro corpo è molto più importante dell’esteriorità. Abbiamo discrete prospettive pur in uno scenario difficile che ci deve far stare con la tremarella”.
Dopo mesi di trattative, che hanno fatto temere che la scelta potesse ricadere sulla vicina Parma, questa mattina la cerimonia per la consegna dei lavori di realizzazione del parco enogastronomico alla Cavallerizza. “Piacenza ci piace molto per il numeroso gruppo di piccoli produttori di altissimo livello, che noi aiuteremo a farsi conoscere di più – ha proseguito il presidente di Eataly – il 14 giugno apriremo la sede di Roma e qui puntiamo a Natale”.
Eataly nasce come presidio di Slow Food con l’intento di educare alla scelta del cibo in base alla qualità e alle proprie tipicità. All’interno del punto vendita piacentino verranno messi a disposizione del consumatore prodotti a filiera corta, produzioni fatte in loco come la birra e le burrate e punti di ristorazione interni e “open air”. Verranno inoltre organizzati corsi di educazione alimentare per bambini e pensionati.
Le sedi in Italia: Milano, Bologna, Pinerolo, Asti, Monticello, Genova, Tortona, Torino.
Nel mondo: Tokyo, New York.