Migliaia di manifestanti al corteo della Cgil contro la manovra Monti

Un folto corteo composto da un migliaio di persone si è diramato per le strade del centro storico questa mattina per lo sciopero indetto da Cgil per protestare contro la manovra del lavoro attuata dal Governo Monti. Paolo Lanna segretario provinciale della Cgil, nel ribadire le motivazioni alla base dell’agitazione porge la mano a Cisl e Uil perché si torni ad una politica comune. Per questo Lanna ha proposto un’iniziativa comune su fisco e sviluppo. La manifestazione ha concluso le iniziative pubbliche, ma lo sciopero proseguirà nelle fabbriche. In più la Cgil ha indetto uno sciopero per i giovani il 10 maggio.

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IL COMUNICATO DELLA CGIL

E nonostante il cielo grigio e l’umido tremendo, oltre 1000 persone hanno sfilato per le vie del centro di Piacenza per lo Sciopero generale indetto territorialmente dalla CGIL.
Il corteo, con concentramento davanti alla Camera del lavoro in Via XXIV Maggio, ha raggiunto e riempito la centralissima Piazza Cavalli. Un bel corteo, con volti giovani, giovanissimi e molti bambini insieme ai nonni, tanti lavoratori e pensionati.
“Siamo tanti – ha affermato Paolo Lanna, Segretario generale Cgil Piacenza – il risultato raggiunto con l’art.18 non è la conclusione di una battaglia. Questa mattina siamo scesi in piazza perché dobbiamo proseguire la mobilitazione perché gli ultimi provvedimenti presi dal Governo non vanno certamente nella giusta direzione: rimangono questioni aperti la riforma degli ammortizzatori sociali e delle pensioni”.
Il Segretario ha ribadito la necessità di discutere e proseguire per raggiungere riforme ed affermare i diritti per chi oggi ne è sprovvisto.
“Ci sono i nostri figli – ha proseguito il Segretario – ci sono persone disoccupate da molto tempo e lavoratori che prossimamente rimarranno senza lavoro. Dobbiamo tutti, in maniera unitaria, spingere per realizzare un sistema di protezione sociale equo e inclusivo”.
Ed a maggio la mobilitazione proseguirà con una importante iniziativa che riguarderà i giovani ed i precari.
Piacenza ha risposto. E lo ha dimostrato oggi.