Per la rassegna Musica al Lavoro, \”Cantacronache: canzoni per la storia\”

Venerdì 20 aprile, in occasione delle celebrazioni del 67° anniversario della Liberazione, la rassegna “Musica al Lavoro” promossa da Arci e Cgil Piacenza propone un evento dedicato alle canzoni che raccontano la Storia. Protagonista della giornata è l’esperienza di Cantacronache, un piccolo nucleo di intellettuali e musicisti torinesi che alla fine degli anni ’50 proponeva canzoni di contenuto sociale e politico contribuendo alla nascita della canzone d’autore. Come dichiara il nome, la vocazione del gruppo era raccontare la realtà, scrivere canzoni per denunciare fatti di cronaca e riconsegnarli alla memoria collettiva, raccontando il Paese da una prospettiva critica e anticonformista che si è tradotta in uno sguardo inedito sul contesto culturale, politico e sociale dell’Italia del boom economico.

Radio Sound

Il programma si articola in una serie di eventi: alle ore 18.00, presso la sala Mandela della Camera del Lavoro in via XXIV maggio, una Tavola rotonda sarà l’occasione per incontrare due dei fondatori di Cantacronache, Fausto Amodei ed Emilio Jona. Parteciperanno all’incontro anche Mirco Carrattieri, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Reggio Emilia, Luisa Cigognetti, documentarista, docente di “Teoria e tecnica del documentario storico” al Master in Comunicazione storica dell’ Università di Bologna e responsabile della Sezione Audiovisivi all’Istituto Storico Parri Emilia Romagna e Giovanni Castagnetti, Assessore al Futuro del Comune di Piacenza. Si parlerà delle canzoni, fonti di grande interesse per documentare e raccontare la storia contemporanea, e dell’esperienza di Cantacronache. Sono passati quarant’anni dallo scioglimento (1962) del gruppo torinese, ed è vero che nella tradizione dei canti sui temi della Resistenza, del rifiuto della guerra, delle lotte dei lavoratori, il ricordo del loro contributo non si è mai davvero spento. Delle loro canzoni,  ancora si apprezzano e si cantano “Oltre il ponte”, “Partigiani fratelli maggiori”, “Dove vola l’avvoltoio?”, “Per i morti di Reggio Emilia”. Di molte altre, però, si rischia di perdere ingiustamente il ricordo. Dal 1958, prendendo nettamente le distanze dalle canzonette di successo stile Festival di Sanremo, i “Cantacronache” scrivono, cantano e cercano di radicare il gusto per un altro tipo di canzoni, che affrontano temi sociali e politici con parole intense e poetiche, ma tutt’altro che astruse, e con melodie lineari e prive di strumentali scale retoriche, molto consone a sostenere il tono spesso narrativo dei testi e a contrappuntare pungenti denunce mai gridate. Una produzione che può rivelarsi molto utile a capire meglio i primi anni ’60 (e i successivi).
Tra i protagonisti si possono annoverare Michele Luciano Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Fausto Amodei, Margherita Galante Garrone (‘Margot’), a cui si aggiungono, con le loro collaborazioni, scrittori e poeti come Mario Pogliotti, Franco Fortini, Italo Calvino, Umberto Eco e Gianni Rodari.

 

Alle ore 21.00 verrà proiettato il documentario “Cantacronache. 1958-1962: politica e protesta in musica”, (2011, 50′) realizzato nell’ambito del Master in Comunicazione storica dell’Università di Bologna. Un film che ripercorre le vicende del gruppo ricostruendone la poetica e il contesto sociale, culturale e politico, partendo proprio dalle canzoni che, come fotografie, evocano alcuni tratti di un passaggio chiave della storia del Paese. Da esse emergono: il rifiuto verso il conformismo intellettuale e la produzione musicale di puro consumo e intrattenimento (“La canzone dei fiori e del silenzio”); il tema del lavoro e i diritti dei lavoratori da difendere (“La zolfara”, “Canzone triste”); la contestazione di tipo politico, la battaglia contro il fascismo e a sostegno delle mobilitazioni di massa contro un governo come quello di Ferdinando Tambroni, eletto col sostegno dei voti del Msi, che provocarono diversi scontri e vittime nel luglio ’60 (“Per i morti di Reggio Emilia”), e il discorso si allarga alle forme di resistenza al fascismo, al colonialismo, all’imperialismo in altri paesi come la Spagna, l’Algeria, l’Angola, Cuba. C’è infine il tema della memoria della Resistenza e della lotta partigiana, un patrimonio da preservare e trasferire alle generazioni successive, a cui si affianca la riscoperta del canto sociale e di protesta.
Nel film, brani di Cantacronache sono intervallati dalle parole dei protagonisti o di testimoni che li hanno conosciuti bene, attraverso le quali è possibile rivivere le vicende del gruppo e i momenti più significativi della sua esperienza artistica e culturale. Le voci sono quelle di Emilio Jona, Fausto Amodei, Margherita Galante Garrone, ma anche quelle di Andrea Liberovici, figlio di Sergio Liberovici, e di Giovanni Straniero, nipote di Michele Straniero. Con loro, fra gli altri, Giovanna Marini, cantante e ricercatrice di musica popolare, racconta i “Cantacronache” attraverso la sua visione esterna, da testimone. Materiali d’archivio, spezzoni di film, riprese originali completano il racconto, organizzato in capitoli tematici.
Saranno presenti gli autori: Michele Bentini, Sandra Cassanelli, Liviana Davì, Elisa Dondi, Rossella Fabbri, Chiara Ferrari, Sara Macori, Alice Tonini.
A seguire, alle ore 22.00, il concerto di Fausto Amodei sarà un’ occasione per riascoltare canzoni memorabili, politiche, di protesta, di critica sociale caratterizzate da un uso molto personale dell’ironia  e della satira, linguaggi appresi dallo studio di Brassens. Musicista e autore di testi, modello per molti cantautori che si dichiarono suoi eredi come Francesco Guccini, Amodei ha continuato la pratica musicale anche come solista partecipando alle attività di ricerca sul canto popolare del Nuovo Canzoniere Italiano di Milano, di cui è stato tra i protagonisti, con Roberto Leydi.

 

Il programma

Ore 18.00
Tavola rotonda. L’esperienza del Cantacronache e le canzoni come documento storico
Mirco Carrattieri Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e Storia Contemporanea di Reggio Emilia
Luisa Cigognetti Documentarista, docente di “Teoria e tecnica del documentario storico” al Master in Comunicazione storica dell’ Università di Bologna; responsabile della Sezione Audiovisivi Istituto Storico Parri Emilia Romagna
Fausto Amodei Esponente del gruppo Cantacronache, autore di canzoni memorabili (Per i morti di Reggio Emilia, Non è finita Piazza Loreto…)
Emilio Jona Esponente del gruppo Cantacronache, autore di testi e di saggi sulla canzone popolare e di protesta
Giovanni Castagnetti Assessore al Futuro – Comune di Piacenza

Ore 21.00
Proiezione del documentario storico “Cantacronache 1958-1962: politica e protesta in musica”
(Italia/2011, 50’) di Michele Bentini, Sandra Cassanelli, Liviana Davì, Elisa Dondi, Rossella Fabbri, Chiara Ferrari, Sara Macori, Alice Tonini.
Soggetto e interviste: Chiara Ferrari
Ricerche d’archivio: Sandra Cassanelli, Elisa Dondi, Rossella Fabbri, Sara Macori, Alice Tonini
Fotografia: Liviana Davì, Alice Tonini
Montaggio: Michele Bentini, Liviana Davì

Ore 22.00
Concerto di Fausto Amodei