Occhi puntati sui genitori in crisi: molti teorizzano sulle loro ansie e difficoltà, a partire dagli esperti in materia di educazione, e molte se ne dicono a proposito di qualità della relazione, di centralità della famiglia nel bene e nel male. Lunedì 16 aprile, a San Nicolò, partirà un percorso formativo che invece punta sul loro coinvolgimento diretto attraverso l’autoaiuto: s’intitola “Dicono di noi”. Lo propongono l’associazione “Abracadabra – Progetto Famiglie” e i Servizi Educativi di “La Ricerca Onlus” nell’ambito di un progetto formativo molto più ampio che il Comune di Rottofreno sta portando avanti da alcuni anni, riuscendo a mettere in rete le competenze e le professionalità in campo educativo di diverse associazioni del territorio insieme a scuola, parrocchia e realtà sportive.
“Con il ciclo di incontri rivolto ai genitori – spiegano i promotori – intendiamo offrire uno spazio formativo, non giudicante, un’occasione per riflettere sul compito di madre, padre e, perché no, educatore, favorendo la conoscenza e la messa in comune di buone prassi educative”.
Basato sull’auto-mutuo-aiuto, metodo adottato con successo da ormai trent’anni dall’associazione “La Ricerca Onlus” di Piacenza, il ciclo propone quattro serate gratuite e aperte a tutti. La prima, il 16 aprile (alle 20,45 nella Sala Auser presso il Centro Culturale) sarà condotta dalla psicoterapeuta Alessandra Zioni (“La Ricerca Onlus”) che focalizzerà l’attenzione sui problemi della crescita: “Ragazzi che crescono: nuovi orizzonti tra problemi e possibili risorse” . Partendo da spunti teorici, l’incontro ha l’obiettivo di aiutare i genitori a vivere con maggior consapevolezza i momenti di trasformazione legati alla crescita dei figli e dell’intero nucleo familiare, con particolare attenzione al passaggio pre-adolescenza-adolescenza. Quali sono le emozioni, i dubbi, le domande, i timori dei genitori rispetto a questa evoluzione? Come si modifica nel tempo la relazione genitore/figlio? Come ci si pone rispetto al proprio ruolo educativo?
I successivi tre incontri, sempre alle 20,45, nella Sala Tricolore del Comune in Via Curiel 27, saranno condotti da “facilitatori” che stimoleranno il coinvolgimento diretto e la condivisione delle esperienze dei partecipanti, come avviene, appunto, con il metodo dell’autoaiuto:
Giovedì 26 Aprile: sul tema “Essere genitori: una questione di stile” il gruppo di auto-aiuto si confronterà esprimendo e affrontando interrogativi assai frequenti. Che genitore sono? Qual è il mio stile educativo? Che cosa dicono di noi i nostri figli, gli insegnanti e gli educatori? Qual è il nostro vissuto di genitori, quali difficoltà, paure ed emozioni?
Giovedì 3 maggio, sul tema “So-stare nel conflitto: perché è così difficile dire di no”, il gruppo di auto-aiuto rifletterà sul passaggio dei figli dalla pre-adolescenza all’adolescenza, passaggio che può portare in famiglia un’accentuazione della dimensione conflittuale, che conduce genitori e figli a riorganizzare la vita familiare e ridefinire la loro relazione. Sarà un incontro di scambio e confronto tra genitori per condividere emozioni, fatiche e soddisfazioni di una nuova fase della genitorialità, con particolare attenzione ad alcune tematiche tipiche dell’età pre-adolescenziale/adolescenziale: le modalità comunicative messe in atto in famiglia, le regole, il ruolo del padre e della madre nella relazione educativa, la gestione dell’uso e del rapporto dei figli con le nuove tecnologie (internet e social network) etc…
Giovedì 10 maggio la questione affrontata dal gruppo dell’auto-aiuto sarà la gestione delle emozioni: “Reazioni a catena! Come gestire i propri stati emotivi nell’essere genitori”. L’entrata in adolescenza del figlio richiede a tutta la famiglia di saper cambiare e di riorganizzarsi, a volte anche la coppia va in crisi ed è necessario trovare nuovi modi di stare insieme, e nuove distanze. L’incontro intende offrire uno spazio di riflessione e di confronto sulle emozioni e sui vissuti dei genitori in questi momenti di transizione e di modificazione. Può succedere che gli input esterni ed i modelli sociali in cui siamo inseriti, non ci consentano di riconoscerci come individui nella coppia, capaci di ascolto verso se stessi e verso i propri figli.
Diverse iniziative sul territorio contro l’isolamento delle famiglie
Il percorso-genitori è uno dei frutti di un’idea che è riuscita a mettere d’accordo tanti sulla necessità di dare risposte educative, concretizzandosi in un grande progetto formativo, fatto di svariate azioni, promosso dal Comune di Rottofreno, coinvolgendo l’associazione “Abracadabra – Progetto famiglie”, “La Ricerca Onlus”, la Scuola media e la Parrocchia di San Nicolò, il Gruppo Scout Agesci San Nicolò, la polisportiva Ginnastica Rottofreno, la polisportiva Pallavolo di San Nicolò e la società Calcio San Nicolò.
Un efficace modello di lavoro in rete
A monte l’esperienza “Avanti il Prossimo”: avviata dalle stesse realtà nel 2008 lavorando in rete, ha fatto emergere le reali necessità educative dei giovani e delle loro famiglie. Il lavoro svolto ha infatti favorito la crescita di una consapevolezza comune e il miglioramento della capacità di lavorare insieme, dando impulso ad un circolo virtuoso di soggetti aderenti all’iniziativa, e aperto una riflessione culturale sulla questione educativa ad ampio raggio, coinvolgendo gli adulti che a vario titolo accompagnano i ragazzi nel proprio cammino di crescita.
Il lavoro di rete impostato tramite il progetto “Avanti il prossimo” ha rappresentato in questi anni il valore fondamentale del progetto, al di là delle iniziative realizzate a favore dei ragazzi: per la prima volta sul territorio, è stato aperto un dialogo tra le diverse agenzie educative che operano per un medesimo obiettivo: il benessere dei giovani.
Determinante in questo senso è stato lo stimolo del gruppo di genitori volontari dell’Associazione Abracadabra di San Nicolò da diversi anni attivo sul territorio, perché ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento stabile e significativo attraverso il quale sviluppare e consolidare l’esperienza della relazione tra “famiglie solidali”.
Tra le azioni portate avanti quest’anno, con queste modalità, si è appena concluso il primo modulo del laboratorio “Tra il dire e il fare”, che ha coinvolto 150 ragazzi della Scuola Media di San Nicolò: ai ragazzi è stata offerta l’opportunità di vivere esperienze concrete di apprendimento e riflessione, sentendosi protagonisti, e imparando a responsabilizzarsi, nell’ottica dell’impegno a favore della comunità. Sono ad esempio stati coinvolti (con successo) in attività di manutenzione e cura delle aree verdi del paese (“ECOllaborando”) attraverso la collaborazione di volontari Auser e ragazzi scout, di smistamento, controllo e catalogazione degli indumenti, scarpe, giocattoli raccolti e distribuiti al Punto Caritas della parrocchia (“Il bene va fatto bene”) con l’ampio coinvolgimento delle volontarie Caritas; inoltre murales scolastici con la supervisione volontaria dell’artista locale Angelo Grezzi, creazione di angioletti benefici con l’aiuto di volontari Avis e Airc, laboratori teatrali attraverso volontari di Abracadabra. E ancora corsi per arbitri di pallavolo e calcio con volontari delle due federazioni sportive che hanno formato i ragazzi attraverso il coinvolgimento delle realtà sportive locali.
Gli altri progetti di formazione contemplati nel grande percorso educativo di Rottofreno-San Nicolò, sono inclusi:
il corso di formazione per volontari “L’altro che è in noi, finanziato da SVEP di Piacenzalo sportello di ascolto e consulenza aperto ai bisogni di tutti: giovani, genitori, adulti di riferimento, e gestito in collaborazione con “Abracadabra” e “La Ricerca”
Attività di animazione e ludiche, che quest’anno culmineranno nella grande festa finale di sabato 9 giugno, alla conclusione della settimana del torneo d’istituto, dove verrà convogliata la conclusione di tutte le attività promosse a favore dei ragazzi (tornei di calcio e pallavolo, spettacoli teatrali, hip hop, concerto dei ragazzi, premiazioni va