Proposta del candidato sindaco Andrea Paparo per l’implementazione dell’offerta di orti pubblici da offrire in comodato d’uso gratuito agli anziani.
«Realizzeremo nuovi orti da offrire in comodato gratuito agli anziani». Il candidato sindaco Andrea Paparo, che tra le linee guida del suo programma ha voluto inserire l’invecchiamento attivo della popolazione anziana, si pone l’obiettivo di implementare l’attuale offerta di orti pubblici in comodato d’uso gratuito, che oggi, tra quartiere uno, due, e tre conta 75 appezzamenti. Pochi, viste le liste d’attesa, e mal distribuiti, data la mancanza totale di offerta che si registra al quartiere 4.
Gli orti, oltre a garantire maggiore ossigeno al polmone verde della città, rappresentano un prezioso patrimonio per la popolazione anziana, che spesso in città fatica a procurarsi privatamente aree per dedicarsi ad un’attività che, oltre a mantenere mente e fisico in allenamento, permette ai numerosi pensionati piacentini di passare del tempo all’aperto in aree protette. Non vanno poi dimenticati altri aspetti di carattere socio-culturale e ambientale. Destinare aree verdi in disuso a orti pubblici permetterebbe di riappropriarsi di zone della città abbandonate, consentirebbe di favorire un consumo di prodotti a chilometri zero e permetterebbe di sviluppare progetti di collaborazione tra giovani e anziani, che, riscoprendo assieme il valore della terra, potrebbero trovare un valido canale comunicativo per riavvicinare generazioni distanti culturalmente, ma che, grazie al confronto, potrebbero vicendevolmente arricchirsi.
L’idea del candidato sostenuto dal Pdl e dalle liste civiche Sveglia e Piacenza Viva è quella di recuperare aree oggi in disuso, che in passato non hanno subìto trattamenti chimici, per restituirle alla città, e in particolare alla popolazione anziana. Ma non solo. L’attenzione di Paparo si concentra in particolar modo sulla zona della Madonnina, sull’area ex Unicem e sui numerosi spazi verdi da recuperare presenti nel quartiere 4. Altre zone papabili sono quelle dell’area ex Garilli di via XXIV Maggio e quella a ridosso dell’incrocio tra via Cornegliana e Corso Europa. «Gli spazi per garantire nuove aree da destinare ad orti pubblici – osserva Paparo – non mancano: forse, ancora una volta, è mancata la volontà».