Anche Parma nell\’esposto di Lusetti
per finanziamento illecito e truffa

Angelo Alessandri, Gianfranco Barigazzi e Maurizio Parma. E’ incentrato soprattutto su queste tre persone- il segretario della Lega nord Emilia, il responsabile amministrativo e l’ex capogruppo del Carroccio in Regione- l’esposto che Marco Lusetti ha consegnato ieri alla Procura di Reggio Emilia. Un concentrato di accuse che ha gia’ fruttato l’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone, come ha fatto sapere oggi alla stampa il procuratore capo Giorgio Grandinetti. Proprio verso loro tre, del resto, Lusetti ha sempre puntato il dito fin dai tempi della sua espulsione, nel lontano luglio 2010. Alessandri che lo mando’ via su due piedi per aver sollevato dubbi sulla gestione dei fondi del partito; Barigazzi che aveva la diretta gestione dei soldi e l’attuale vicepresidente della Provincia di Piacenza Maurizio Parma, che Lusetti accuso’ di aver commesso gravi irregolarita’. Potrebbe essere proprio Parma il ‘bolognese’ che ci sarebbe tra i quattro indagati: in quanto capogruppo lavorava negli uffici della Regione in viale Aldo Moro a Bologna.
Lusetti, pero’, nella lunga denuncia portata in Procura, non si limita a segnalare i nomi di Alessandri, Barigazzi e Parma. Sarebbero almeno una decina gli esponenti della Lega regionale su cui l’ex numero due del Carroccio emiliano ha ritenuto di avere qualcosa da dire agli inquirenti. Una dozzina i ‘punti’ chiave toccati dal suo esposto. Si va dalla gestione dei fondi a disposizione dei gruppi regionali e provinciali del partito ai contributi che arrivavano alla Lega dal mondo privato, dalle irregolarita’ nelle fatture e rendiconti delle spese elettorali (e dei rimborsi) alla fuoriuscita di denaro dalle casse del partito per scopi discutibili. Gli spunti investigativi sono davvero tanti e il numero di quattro indagati potrebbe essere solo l’inizio, come tra l’altro ha fatto intendere oggi Grandinetti.

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PARMA: “IO PARTE LESA. AVEVO GIA’ QUERELATO LUSETTI”

Per quanto riguarda il piacentino vicepresidente della Provincia Parma, oltre a dirsi tranquillo, si è sempre dichiarato parte lesa nella vicenda. Al punto che già due anni fa aveva querelato Lusetti.

On. Alessandri, Lega Nord: “Auspico di incontrare quanto prima il Procuratore Capo di Reggio Emilia per fare la necessaria chiarezza”

“Attendo di poter quanto prima incontrare il Procuratore Capo, Giorgio Grandinetti, visto che il mio nome e quello della Lega Nord Emilia” – afferma l’on. Angelo Alessandri, Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia – “continuano ad essere usati e bistrattati dalla stampa in questi giorni ed è bene fare subito chiarezza. In questi giorni in cui contro la Lega Nord si sta scrivendo e dicendo tutto e il contrario di tutto, figuriamoci se certi personaggi non ne approfittavano per uscire dalle catacombe; covavano da tempo rancori mai sopiti e, utilizzando questo momento, ora accusano a 360 gradi. Confido che la magistratura, prima di valutare come attendibili le affermazioni di tali personaggi, approfondisca i fatti per evitare di scatenare altre gogne mediatiche. Soprattutto nel caso di Lusetti, espulso dalla Lega all’unanimità dei 20 consiglieri dell’Emilia per la nota e vergognosa vicenda dell’ Enci di cui l’ex Ministro Zaia non era a conoscenza (basterebbe leggere il documento con cui il suo successore al dicastero, l’ex Ministro Galan, lo rimosse dall’incarico, anche se come vediamo lo stesso Lusetti riesce a comunicare a mezzo stampa altre personali interpretazioni fantasiose),  sarebbe utile tenere conto dell’attendibilità del denunciante e delle motivazioni che lo spingono a incrementare l’ondata accusatoria antilega del momento. Avevamo già querelato Lusetti e ancora aspettiamo che il tribunale su quelle querele ci convochi; ci sentivamo e ci sentiamo sereni e pronti a dimostrare come si tratti unicamente di teoremi. Siamo disponibili ora, come allora, ad un confronto chiarificatore e definitivo. Da troppo tempo” – conclude Alessandri – “leggiamo fango che, soprattutto in questo momento, crea solo ulteriore confusione nei confronti del Movimento che ho l’onore di rappresentare”.