Morpho, Rispoli: \”Pronto a spostare la squadra\”

A salvezza ormai acquisita, parla in esclusiva il Presidente Giovanni Rispoli, colui che ha portato il sogno del grande basket a Piacenza.

Radio Sound

Presidente, iniziamo dallo storico momento che sta vivendo la Morpho Basket: con la vittoria contro Imola è stato centrato il primo obiettivo stagionale, ossia la permanenza in LegaDue-Eurobet…

“La salvezza era il traguardo minimo che come Società ci eravamo prefissati. Lo dissi fin da inizio anno,quando venni intervistato non da testate locali, come Libertà, bensì da giornali nazionali: noi dovevamo lottare prima di tutto per restare in questa categoria e posso, con grande soddisfazione, affermare che ci siamo riusciti!”.

Adesso mancano quattro partite alla fine e un sogno nel cassetto: i playoff. Presidente, quanto desidereresti vedere realizzata anche questa meta?

“Inutile nascondersi, sarebbe un risultato storico! Delle quattro giornate restanti, tre di queste le disputeremo fra le mura amiche quindi, se saremo bravi a fare valere il fattore campo, potremo davvero puntare dritti ad un posto fra le prime nove. Penso ad una Società geograficamente vicina a Piacenza, cioè all’Assigeco Casalpusterlengo, che in anni di LegaDue non è mai riuscita a centrare i playoff, poi guardo alla Morpho e mi dico: se compiamo questa ulteriore impresa al primo anno di professionismo, significa che avremo davvero fatto qualcosa di straordinario, anche a livello nazionale”.

Dando uno sguardo alla stagione di Piacenza fino ad oggi, vediamo che i biancorossi hanno disputato un girone di andata memorabile e un girone di ritorno più tormentato, dove però sono giunte vittorie importanti in periodi chiave. Come hai vissuto questi due momenti dell’anno sportivo?

“In tanti mesi di sport, ci stanno gli alti e i bassi, la mia fortuna è che sono circondato da uno staff incredibile in cui ripongo massima fiducia e al quale ho sempre detto che ero contrario agli isterismi nei periodi difficili della stagione. Intorno a noi, tante squadre sono state più e più volte rinforzate nel roster, io invece ho detto che bisognava valorizzare quello che avevamo in casa, in modo tale da non creare ansie e problematiche dannose all’ambiente. Penso che questa scelta sia stata vincente, abbiamo saputo aspettare i giocatori quando non viaggiavano al massimo e ora sono certo che premieranno la Società con un grande finale di stagione. Il nostro è il budget più basso di tutta la LegaDue-Eurobet, per questo motivo approdare ai playoff avrebbe un valore ancora più significativo, per noi e per la Città. Un altro motivo di orgoglio è il fatto che la Morpho Basket economicamente sia in regola, e nessuno, da questo punto di vista, ci è venuto in aiuto. Penso alla polemica che è stata sollevata in occasione delle semifinali scudetto della Rebecchi Nordmeccanica Volley per l’utilizzo e il costo del PalaBanca; noi, come Morpho Basket, abbiamo fatto rifare il parquet e da inizio anno paghiamo regolarmente l’affitto, come è giusto che sia, però non c’è stato nessuno che si sia alzato in piedi per darci supporto.
Lo dico senza mezzi termini, se il prossimo anno non ci sarà un approccio differente della Amministrazione comunale e della stampa locale nei nostri confronti, la squadra cambierà lidi ed andrà a giocare in Città limitrofe”.

Ormai sono mesi che vediamo giocare la Morpho Basket, che cosa ti affascina maggiormente di questa squadra?

“Mi piace molto il collettivo, è stata la forza del gruppo a tirarci fuori dai momenti più tribolati del campionato. Sono soddisfatto anche di ogni singolo giocatore, ognuno sta portando il suo mattoncino alla causa. Più di tutti poi, merita un elogio particolare coach Fabio Corbani, un allenatore che reputo da Serie A per le sue competenze tecniche e professionali”.

Il grande basket a Piacenza è stato un regalo fatto alla Città, d’altra parte uno degli obiettivi di inizio anno era proprio quello di creare interesse e passione intorno a questo splendido sport. Da questo punto di vista, come ti sembra stia andando l’annata?

“Non è facile portare gente al PalaBanca perché c’è tanta concorrenza di discipline sportive, però in questi mesi abbiamo avuto un buon numero di pubblico, con alcune punte di quasi tremila persone, a dimostrazione che la Città ha fame e sete di pallacanestro!”.

Giovanni, tu sei il Presidente ma anche il primo dei tifosi: raccontaci come è nato il tuo amore per la pallacanestro…

“E’ vero, sono un Presidente un pò anomalo perché prima di tutto mi sento un tifoso, basti dire
che in trasferta mi siedo sempre in curva, e mai in tribuna, con mio figlio Edoardo, che è davvero il primo dei supporters! Il mio interesse per il basket è nato quasi casualmente, frutto di una serie di coincidenze. Quando ero prima socio e poi Vicepresidente nel Copra Volley, il Copra aveva una minima quota anche nella Unione Cestistica Piacentina e cosi ho iniziato a seguirne le vicende, fino ad innamorarmene. Oggi, in tutta sincerità, non riuscirei più a vedere una partita di pallavolo: lo reputo uno sport piacevole e a tratti spettacolare, però il basket è tutta un’altra cosa!”

Piacenza è indubbiamente una Città ricca di realtà sportive, dalla pallacanestro al volley, dal calcio al rugby. Pensi che questa competizione possa essere considerata uno stimolo ulteriore per le Società a migliorarsi sempre più al fine di catalizzare maggior pubblico possibile?

“Sto constatando che ci sono squadre che a livello locale sono più protette di altre, e che riescono, attraverso certi giornali, a trasformare sconfitte in vittorie. La Morpho Spa sponsorizza diverse Società sportive, soprattutto la “Morpho per lo sport” permette a circa 1050 bambini di giocare e praticare le più svariate discipline. Il risultato qual è stato? Zero interviste dalla stampa locale e zero interessamento da parte dell’Amministrazione comunale. Il prossimo anno le cose cambieranno radicalmente.”

Dunque, Presidente, a quale futuro stai pensando?

“Le opzioni che prevedo sono due. La prima: se sarò ancora io il Presidente della Morpho Basket, certamente non farò restare la squadra nel panorama piacentino, ma la sposterò in un territorio più propenso a supportare e valorizzare i miei sforzi economici. Le istituzioni piacentine hanno dimostrato di non meritarsi una LegaDue di basket. La seconda: se a fine stagione mi farò da parte e qualche altro imprenditore locale mi contatterà, io sono disposto a dargli in regalo la squadra perché non voglio rovinare il movimento che si sta creando intorno ad essa. Deve però essere consapevole che non si tratta di un giocattolo, come in molti pensano, ma di una realtà che richiede investimenti milionari. Io sono Presidente, proprietario e main sponsor della Morpho Basket, penso sia una rarità di tutta la categoria e, personalmente, mi dispiace non avere e non riuscire a trovare altri soci. Mi prendo le colpe di questa situazione, non mi reputo in grado di fare “comunella” come invece bisognerebbe fare nello sport, però sono stato abituato fin da giovane a dire sempre e chiaramente le cose che penso, a chiunque. Oggi questa qualità non va più di moda!”