“Carla Grilli ha fatto vincere ricorsi ai suoi amici”. E’ quanto emerso dalla testimonianza, ieri in Tribunale di Massimo Molinari, agente della Municipale, il quale ha deposto ieri nel processo a carico dell’ex commissario capo. Secondo quanto riferito dall’ispettore Molinari, la Grilli avrebbe favorito alcune persone che si sarebbero viste accogliere ricorsi e annullare multe con conseguente danno economico per il Comune. “Nel documento sul ricorso contro le multe che rimaneva al Comune era scritto che era illegittimo e andava respinto, nella costituzione in giudizio davanti ai Giudici di Pace che andava invece accolto”. Sarebbe questo il “metodo” utilizzato da Carla Grilli per dare una mano ai conoscenti. Quella dell’investigatore è stata la principale testimonianza alla prima udienza del processo contro l’ufficiale dei vigili accusata di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e induzione in falso nei confronti dei giudici di pace. Lei ha sempre negato ogni contestazione sostenendo di avere sempre agito correttamente.
Ieri è stato sentito anche l’ex comandante della polizia municipale Carlo Sartori. L’ufficiale, ora in pensione, ha riferito della procedura seguita dai vigili per i ricorsi contro le multe e della delega del sindaco in questa materia. Si è poi parlato del caso di un dipendente comunale che aveva abusivamente fatto aggiungere al suo permesso per la Ztl la targa dell’auto di una donna. Il processo prosegue il 22 maggio.